Akragas – Catanzaro, passato sfortunato ed una rotta da invertire

Nella difesa mister Somma deciso a riproporre  il più rodato trio arretrato composto da Di Bari, Patti e Prestia 

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    Sei precedenti ad Agrigento, quattro sconfitte rimediate: chiunque, davanti a questi dati, sentirebbe tremare i polsi, figurarsi il Catanzaro, dalla prima giornata additato dal diesse quale vittima privilegiata della malasorte.

    Eppure, domani pomeriggio, le aquile saranno costrette a cercar fortuna proprio lì, in uno dei campi statisticamente meno fortunati del girone, obbligate a vincere per non sprofondare ancor di più nella crisi.

    L’unico risultato utile raccolto recentemente nella città dei templi è datato 13 gennaio 1985, quando i giallorossi di Fabbri, poi promossi in cadetteria, riuscirono ad estorcere un punticino ai padroni di casa bloccandoli sullo 0-0. Ancora prima, vale a dire negli anni ’30, quando l’Akragas si chiamava ancora Agrigento, i giallorossi impattarono per 3-3. Per il resto, come detto, solo capitomboli: dal 2-0 del 1992/93 al 2-1 della stagione successiva, dal 2-0 del settembre 2015 in campionato (doppietta di uno scatenato Di Piazza) al 2-0 del novembre dello stesso anno in Coppa Italia.

    Invertire il trend non sarà facile, ma le aquile questa volta non possono davvero tirarsi indietro. L’assetto difensivo a quattro provato in settimana sembrerebbe essere stato momentaneamente accantonato dal tecnico, deciso a riproporre, almeno dall’inizio, il più rodato trio arretrato composto da Di Bari, Patti e Prestia. Davanti a loro agiranno Roselli e Carcione, quest’ultimo all’esordio assoluto dal primo minuto, mentre sulla sinistra verrà riconfermato Sabato. Ballottaggio, invece, per ciò che concerne la fascia destra con Esposito alternato in settimana a Pasqualoni: l’ex Paganese dovrebbe comunque avere la meglio, ricomponendo l’assetto tipico fin qui visto in campionato. Novità importanti si preannunciano invece nel reparto avanzato con Baccolo chiamato a muoversi tra le linee e la coppia Cunzi-Campagna ad operare in offensiva.

    Nella testa del tecnico, però, c’è anche la “strana idea” di due punte leggere con Campagna in questo caso sostituito da Giovinco. Fronte padroni di casa, non sembrerebbero esserci dubbi: Pane in porta, difesa a quattro con Scrugli, Marino, Carillo e Russo, centrocampo con Carrota e Zanini sugli esterni, Pezzella e Zanini centrali; in avanti Cocuzza (in passato nelle giovanili delle aquile) e il ventiduenne Guido Gomez. Ad arbitrare l’incontro sarà Giuseppe Strippoli di Bari, fischietto già noto ai giallorossi per aver diretto la prima gara interna del campionato 2015/2016 contro la Casertana: in quell’occasione le aquile cedettero il passo tra le mura amiche ai campani, punite da una rete a freddo di De Angelis. Nel suo curriculum anche un match degli allievi giallorossi contro il Napoli dato aprile 2012 e  conclusosi con il risultato di 2-0 a favore degli azzurri. Per Strippoli si tratterà della terza direzione in LegaPro per questa stagione dopo Alessandria-Livorno e Teramo-Modena; entrambi i match arbitrati nel mese di settembre hanno visto il fischietto pugliese estrarre il cartellino rosso e decretare un calcio di rigore.

    Gianfranco Giovene

    AKRAGAS (4-4-2) : Pane; Scrugli, Marino, Carillo, Russo; Carrotta,
    Pezzella, Zanini, Salandria; Gomez, Cocuzza. All. Di Napoli

    CATANZARO (3-4-1-2) : Grandi; Di Bari, Prestia, Patti; Esposito,
    Carcione, Roselli, Sabato; Baccolo; Cunzi, Campagna. All. Somma

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