Soverato, contrasti per la festa di San Martino: ‘Il sindaco manca di autorevolezza’

Ma la festa programmata per l’11 ed il 12 novembre si farà

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    di Antonella Rubino

    Per informare la cittadinanza e gli organi di stampa in merito agli ultimi episodi che si sono verificati sulla festa d san Martino, il presidente della Pro loco Soverato, nella persona di Pietro Melia, affiancato dai membri del direttivo, Aldo Pullano e Cosimo Schiavone,  ha indetto una conferenza stampa in cui ha spiegato anche, che per quanto riguarda la stagione e gli eventi estivi, la Pro loco è stata esclusa da un’eventuale collaborazione senza neanche chiedere  se avessero idee e progetti.  “Noi lavoriamo per costruire e non siamo contro nessuno; siamo stati esclusi e non ho capito il reale motivo. C’è stato inoltre – ha spiegato Melia- il tentativo di sovrapporsi alla Pro loco che, da nove anni, organizza la festa di San Martino.  E’ nato un comitato spontaneo e qualcuno va in giro a dire che è la loro festa chiedendo anche soldi ai commercianti. L’aspetto grave è che ci sono stati tentativi di mediazione falliti. Qualcuno sta cercando di creare seri problemi alla Pro loco, ma noi  guardiamo avanti. Siamo stati invitati ad una serie di confronti, abbiamo dato la nostra disponibilità, io sono per l’associazionismo collettivo in questa città, nella quale c’è un frazionismo spaventoso, ma i miei appelli sono caduti nel vuoto e quindi vedremo cosa accadrà. La festa programmata per l’11 ed il 12 novembre si farà”. Melia nel suo intervento ha posto l’accento anche sulla mancata autorevolezza del primo cittadino, Ernesto Alecci. “In questa vicenda- ha proseguito- avrebbe dovuto soffocare sul nascere ogni tipo di polemica, dimostrando di essere il sindaco della città, sapendo che la Pro loco è un Ente che affianca istituzionalmente l’amministrazione comunale. La Pro loco è di tutti, è della città ed io devo tutelarne l’immagine e l’onore.  Lavorare all’esterno vigliaccamente contro, non è bello, non fa bene per la città ed il sindaco dovrebbe capirlo”. Melia ha comunque ribadito che da parte della Pro loco è ancora possibile l’accordo e l’apertura al dialogo. Ha inoltre espresso come i locali della Pro loco potrebbero divenire la sede per tutte le associazioni, per incontrarsi, confrontarsi e lavorare in sinergia per il bene cittadino. “Sarebbe un bellissimo passo in avanti”.

    Il presidente ha inoltre spiegato in modo dettagliato come sarà strutturata la festa d San Martino. L’11 novembre sarà la serata tradizionale a suon di castagne e vino con intrattenimenti musicali, mentre la serata del 12 sarà una serata a scopo benefico. Verrà servito un vassoio con l’amatriciana e non solo, preparata dai ragazzi dell’istituto alberghiero e sarà gratuita, ognuno se vorrà, potrà contribuire con una libera offerta. Il ricavato sarà devoluto per i terremotati di Amatrice.

    Noi agiamo nell’assoluta trasparenza, ha concluso Melia delineando anche come a queste due serate parteciperanno anche la altre Pro loco del comprensorio.

    Incisivo l’intervento anche di Pina Sabato la quale ha affermato di non aver avuto una buona esperienza con l’attuale amministrazione. “Mi hanno assicurato che avrebbero fatto la delibera per il festival del fitness ma così non è stato, nonostante abbia pagato la tassa di suolo pubblico come indicazioni. Ho avuto ostruzionismo da parte di un assessore e di un consigliere. Io ho sempre dato al Comune  e mai voluto nulla in cambio”.

    A fare un excursus storico, è stato il professore Ulderico Nisticò, il quale ha spiegato come sia una festa prettamente popolare, nata in via San Martino. Mentre in merito a quanto sta accadendo e alla possibilità che ci siano più feste ha affermato che sarebbe ridicolo.  “Mi preoccupa la socialità di Soverato, città che ha già tanti problemi e dove c’è una decadenza nettissima. La situazione è drammatica. Ci sono molti anziani ma non lavorano per il futuro come dovrebbero invece fare i giovani. L’autorevolezza dell’amministrazione comunale dovrebbe intervenire in modo incisivo e mettere tutte insieme le associazioni. Il sindaco deve guidare la città e deve esporsi, assumendosi le responsabilità”.

     

     

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