Capellupo ribadisce ‘piena contrarietà alla redazione gratuita del Psc’

Uno svilimento per quanti lavorano quotidianamente. Rivolgo, perciò, ai professionisti e ai diversi ordini un appello a ricorrere in tutte le sedi contro questa lesione della dignità del lavoro

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    “Più volte in Consiglio comunale ho espresso la mia piena contrarietà alla redazione gratuita del Piano strutturale comunale della città di Catanzaro, in accordo con quanto detto da tutti gli ordini professionali e in ossequio al semplice buon senso ed al principio della dignità del lavoro”. E’ quanto afferma il consigliere comunale Vincenzo Capellupo.  “Ma ecco che l’amministrazione Abramo, nel disperato tentativo di sanare colpevoli ritardi di anni, pubblica un bando, ieri, per la redazione gratuita del Psc e del nuovo regolamento edilizio. Uno svilimento per quanti lavorano quotidianamente senza santi in paradiso e senza consulenze affidate direttamente e pagate, quelle si, dal Comune di Catanzaro. Ma del resto cosa ci si può aspettare da una amministrazione immobile anche nel campo della programmazione del territorio, alle prese tra clientele e regole incerte? Siamo sicuri che il Sindaco nonché assessore all’urbanistica dirà di non sapere ma i cittadini sanno tutto molto bene. Per il gruppo di lavoro che lavorerà gratuitamente sarà previsto un rimborso complessivo di 250mila euro e a farne le spese sarà sicuramente la qualità del lavoro. Lo ricordo- prosegue il consigliere –  si tratta di una attività di enorme impatto strategico per il futuro della città si pensi alla pianificazione su Giovino e Germaneto, sul centro storico e sulle periferie. Perché un Sindaco che nulla ha fatto in tema di programmazione urbanistica nei suoi 15 anni di amministrazione comunale oggi, a pochi mesi dalla fine del suo ultimo mandato, vuole ipotecare negativamente il futuro della città? E’ vero che nel bilancio comunale erano previste altre e più elevate risorse per la redazione del Psc? Dove sono finite? Basta con questo attivismo elettorale, la città merita di più. Ed aggiungo una considerazione. Quale è l’interesse di un professionista a lavorare gratuitamente su una questione così strategica? Potrebbe essere quello di rendere per i decenni successivi indispensabile la propria attività professionale per qualsiasi privato che voglia approcciarsi con l’attività urbanistica in città? Insomma una sorta di monopolio garantito dall’amministrazione comunale e di concorrenza sleale nell’esercizio futuro della professione. E chi può garantire che i professionisti costretti a lavorare gratis non cederanno a promesse di compensi futuri orientando la loro attività in una direzione piuttosto che in una altra a danno della cosa pubblica? Tanti sono i motivi, anche di regolarità e trasparenza, che mi spingono ad affermare nuovamente la mia contrarietà rispetto a questa procedura avviata dall’amministrazione Abramo. Rivolgo, perciò, ai professionisti e ai diversi ordini un appello a ricorrere in tutte le sedi contro questa lesione della dignità del lavoro, mi troveranno al loro fianco”.

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