Imprenditori calabresi a confronto in una tavola rotonda a Confindustria (CON VIDEO)

Moderata da Tommaso Labate, noto giornalista del Corriere della Sera e di La7

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    “La voce dell’impresa per il cambiamento della Calabria”: questo il tema della tavola rotonda, ospitata stamattina presso la sede di Confindustria e moderata da Tommaso Labate, noto giornalista del Corriere della Sera e di La7, su cui si sono confrontati alcuni importanti rappresentanti del mondo imprenditoriale regionale. A fare gli onori di casa Daniele Rossi, nella sua duplice veste di presidente di Confindustria Catanzaro e consigliere delegato della Guglielmo spa, il quale ha affermato che “la politica regionale in tutti questi anni è stato un fallimento totale. Non è possibile che un porto eccezionale come quello di Gioia Tauro sia passato da 16 ad una sola compagnia operante. Le colpe, però, sono anche nostre, degli imprenditori. E’ mancata e continua a mancare la cooperazione. Dobbiamo, piuttosto, puntare sulla rete dei calabresi che vive e lavora fuori dalla regione”. Un appello condiviso anche da Nuccio Caffo, amministratore unico della nota distilleria, il quale ha aggiunto che “i calabresi fuori dalla regione sono i principali promoter e per questo motivo occorre costruire un terreno fertile che possa aiutare l’azienda. Per un’azienda calabrese il territorio è come una palestra, aiuta a rafforzarsi e a fare in modo che, quando si esce fuori, tutto appaia più semplice”. Anche Camillo Nola, presidente della cooperativa Assolac e vice presidente Granarolo, ha fatto proprio l’invito a fare rete per superare le difficoltà: “La cooperazione in questi anni – ha detto – è mancata anche dal punto di vista politico. Sono arrivate montagne di risorse mal gestite e oggipaghiamo il fatto che intorno a noi c’è un sistema che non funziona”. Antonio Tramontana, amministratore unico dell’omonima azienda vinicola, ha quindi espresso il proprio malcontento per la condizione di “solitudine” in cui le imprese calabresi sono costrette ad operare: “Ci ritroviamo spesso soli – ha evidenziato – e non è una piangeria la mia, anche perché l’imprenditore lungimirante da solo le prova tutte per far bene prima in Calabria e poi per uscire fuori. Quando vado nelle fiere internazionali, molti non sanno neppure dove sia la Calabria, e questo fa capire quanto poco si investa in comunicazione”. Se turismo ed infrastrutture sono gli ingredienti individuati dai relatori per attrarre maggiori investimenti da fuori, per Daniele Rossi, in chiusura,  le parole chiave che la Calabria dovrebbe adottare per riemergere sono: normalità, chiarezza, trasparenza. Altre occasioni di dibattito promosse da Confindustria non mancheranno, la prossima è prevista per il 25 novembre con un ospite d’eccezione come Ferruccio De Bortoli, già direttore del Corriere della Sera e oggi presidente dell’associazione Vidas che si occupa di assistenza gratuita ai malati terminali.

    D. I.  

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