‘Lido messo ko da un acquazzone: inaccettabile’

La nota di Antonio Ursino presidente dell'associazione Seaside

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    «E’ bastato un forte acquazzone, peraltro ampiamente annunciato dalle previsioni meteo a paralizzare il quartiere Lido. Qualche minuto di pioggia per trovare tombini saltati, cassonetti galleggianti, strade e sottopassi completamente allagati, gente bloccata in auto. I problemi non sono mancati nelle scuole, nei negozi e nelle cantine dei palazzi. Una situazione paradossale, che fa ripiombare indietro di almeno 30 anni. In un quartiere come Lido che sta diventando sempre più popoloso situazioni come questa non dovrebbero verificarsi. Eppure appena esce il sole e le strade tornano asciutte il problema viene ampiamente dimenticato, l’indignazione dei cittadini passa per poi ripresentarsi al prossimo acquazzone. Forse è giunto il momento di prendere in mano il quartiere e sistemare ciò che non funziona. Bisogna innanzi tutto pensare alle cose importanti come la sistemazione delle strade, la pulizia dei condotti stradali, monitorare i fiumi Alli e Corace troppo vicini alle zone abitate, e molto altro ancora. Non è proprio accettabile che un acquazzone possa mettere in ginocchio l’intera periferia sud del capoluogo. Il rischio che possano capitare incidenti gravi è diventato davvero troppo alto e la stagione invernale dove ancora entrare nel vivo, considerando che negli ultimi anni le precipitazioni piovose violente sono diventate sempre più frequenti. Chiudere le scuole non basta».

    Antonio Ursino

    presidente dell’associazione SeaSide

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