Calcio, Catanzaro: altro smacco Perde a Siracusa, termina in nove ed è sempre più ultimo

Finisce 1-0 per i siciliani. Decide Valente con una punizione nel primo tempo LE PAROLE DI ZAVETTIERI

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    SIRACUSA-CATANZARO 1-0 

    Marcatori: 35′ Valente

    SIRACUSA: Santurro; Brumat, Turati, Pirrello, Dentice; Giordano, Spinelli; Catania, Cassini (43’st Dezai), Valente; Scardina (26’st Palermo). A disposizione: Gaglairdini, Filosa, Baiocco, Diakite, De Respinis, Dezai, Di Dio, De Vita, Talamo, De Grassi, Toscano All. Sottil

    CATANZARO: Leone; Pasqualoni (23’st Basrak), Prestia, Patti, Sabato; Icardi, Maita, Van Ransbeeck (10’st Giovinco), Esposito; Tavares, Campagna (26’st Cunzi). A disposizione: Grandi, Bensaja, De Lucia, Imperiale, Strumbo All. Zavettieri

    Arbitro: Guarneri di Empoli  Assistenti:  Gabriele Nuzzi di Valdarno e Davide Meocci di Siena.

    Note: Ammoniti Scardina, Prestia, Giordano, Sabato espulsi Prestia e Patti Recupero 2’4′

    Sconfitta, rossi ed amarezza: a Siracusa finisce quasi come a Catania con le aquile, impalpabili davanti, punite dagli avversari e dalla propria disarmante inconsistenza. Nessuna sorpresa, al via, nelle fila dei giallorossi con l’undici prospettato alla vigilia effettivamente disposto sul terreno di gioco da Zavettieri: a vincere il ballottaggio in avanti è la coppia Tavares-Campagna mentre, tra i pali, Leone torna titolare per la prima volta dopo aver superato il tumore al cervello. In casa Siracusa, Giordano viene preferito a Baiocco davanti alla difesa, lasciando invariato l’assetto proposto la scorsa settimana nella vittoriosa prova casalinga contro il Cosenza. Prima della gara, un minuto di raccoglimento per il disastro aereo che ha distrutto la favola calcistica della Chapecoense, con le squadre strette a centrocampo e l’applauso del pubblico a fare da cornice. Inizio incoraggiante per i padroni di casa che in due minuti riescono a confezionare due azioni pericolose ma poco precise; gli uomini di Zavettieri comunque sono vigili e in partita, aggrappati ai piedi di Maita per ripartire e farsi vedere dalle parti di Santurro. Al quarto d’ora, dopo un paio di interventi non proprio puliti a centrocampo, il nervosismo sembra impossessarsi della gara con capannelli ad ogni contrasto e qualche parola di troppo all’indirizzo dell’arbitro. Di occasioni da rete, comunque, neanche a parlarne tanto che bisogna attendere il ventiseiesimo per commentare il primo tiro chiaramente indirizzato verso lo specchio: a scoccarlo è Esposito, artefice di un fendente davvero pregevole da fuori area deviato in angolo con difficoltà da Santurro.

    L’esterno ex Paganese inizia con il piede decisamente forte sull’acceleratore costruendo, con il compagno Sabato, una catena davvero propositiva e dinamica. Sugli spalti, intanto le due tifoserie si scambiano messaggi di amicizia: iniziano i padroni di casa con uno striscione di benvenuto agli ospiti, proseguono questi ultimi ricordando un giovane tifoso aretuseo recentemente scomparso; il finale è prevedibile e bello con applausi da ambo le parti e cori di stima. Al trentacinquesimo, l’occasione che sblocca il match: lancio di Catania per Scardina che viene agganciato fallosamente al limite dell’area dal giallorosso Prestia; l’arbitro vede, ammonisce il difensore e decreta il calcio di punizione che Valente dipingerà a perfezione alla destra di Leone. Uno a zero e partita in salita per gli uomini di Zavettieri. La reazione del Catanzaro non si fa attendere, alimentata più dalla caparbietà dell’ottimo Esposito sulla fascia che non dalla forza delle punte per vie centrali.

     Al quarantacinquesimo a provarci è Icardi ma il suo tiro viene controllato senza troppa fatica dal portiere; dopo di che, due minuti di recupero e tutti negli spogliatoi. Nessun cambio alla ripresa ma Siracusa per due volte vicino al raddoppio: al quarantasettesimo percussione di Valente sull’out di sinistra, servizio al centro per Cassini il quale però non riesce ad indirizzare di testa verso Leone; cinque minuti dopo è Scardina a tentare il colpaccio con un destro insidioso che si spegne non troppo lontano dai pali. Zavettieri mischia le carte richiamando in panchina Van Ransbeeck e Pasqualoni per inserire Giovinco e Basrak; contestuale l’accentramento di Icardi al fianco di Maita e lo spostamento di Esposito sulla linea di difesa.

    La mossa ha il merito di movimentare qualcosa davanti ma apre intere praterie ai siciliani che al sessantesimo vanno nuovamente vicini al raddoppio con Scardina. Il forcing dei giallorossi è volenteroso ma davvero sterile; così, ecco un nuovo cambio: dentro l’acciaccato Cunzi, fuori il tutt’altro che positivo Campagna. A circa dieci minuti dalla fine del match, con la squadra per intero protesa in avanti, l’occasione che pone fine ad ogni speranza: stessa azione del primo tempo, stessi interpreti: Prestia di nuovo in ritardo su Valente e seconda ammonizione. E’ rosso e le cose precipitano. Il Siracusa controlla senza rischi, le aquile invece si innervosiscono ed in campo si scatena quasi una corrida: Sabato si becca un giallo dal sapore “quasi arancione” per un siparietto evitabile con Cassini mentre capitan Patti completa l’opera beccandosi la seconda espulsione di giornata per un fallo tattico al novantatreesimo. Fischio dell’arbitro ed ennesimo ritorno a casa con le ossa rotte. Martedì contro la Vibonese sarà ancora una volta rebus di centrali in difesa: con Patti e Prestia fuori per squalifica e Di Bari sull’uscio, gli unici disponibili nel ruolo sono al momento Pasqualoni, Sabato e il giovanissimo Strumbo.     
     

    Gianfranco Giovene

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