I Green day conoscono la loro tribute band catanzarese

Grande soddisfazione per i Pink Rabbits

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    Qualche sera fa, per i “The Pink Rabbits”, tribute band catanzarese dei Green Day, è accaduto l’impensabile, si è materializzato davanti ai loro occhi un vero e proprio sogno. Questa settimana i “Green Day” (nota rock band californiana) sono impegnati nel loro tour europeo che parte proprio in Italia con date a Torino, Firenze, Bologna e Milano. Giorno 9 Gennaio, in tarda serata, il mondo del web e dei fan dei Green Day si è raccolto davanti ad una situazione senza precedenti. Billie Joe Armstrong, il frontman della band, tramite il suo profilo Instagram, ha condiviso  un video nel quale si ritrae mentre sfoglia un book fotografico datogli in regalo dal fan club ufficiale italiano “Green Day Italy – Green Day Italian Rage and Love”. In questo book fotografico sono apparse numerose foto dei quattro ragazzi di Catanzaro, proclamati vincitori come miglior Tribute Band d’Italia. Ebbene si, è proprio vero, adesso i Green Day conoscono i “The Pink Rabbits”, conoscono i volti e i nomi dei quattro ragazzi catanzaresi: Daniele Grattà, Giuseppe Carfa, Andrea Merante e Gioacchino Pupa. Finalmente la band è riuscita ad arrivare direttamente sotto gli occhi e tra le mani dei Green Day, una soddisfazione enorme, la prova che il duro lavoro, l’amore e la dedizione prima o poi ripagano. Riuscire ad emergere e farsi strada nell’ambiente musicale, soprattutto venendo da una terra difficile come la nostra, non è cosa facile; il fatto di aver ottenuto il titolo di migliore tribute band a livello nazionale è stato per la band motivo di grande orgoglio, ma riuscire nell’impresa  di essere conosciuti dai propri miti, una band che ha milioni di fan in tutto il mondo,rappresenta un vero e proprio  miracolo, cose che difficilmente accadono nella vita. Il fatto che perfino una delle più note e famose band del mondo abbia apprezzato e condiviso con milioni di persone il lavoro dei nostri talenti dovrebbe far riflettere la nostra città, abbiamo tanto potenziale ma non riusciamo a far crescere i germogli della nostra terra, non crediamo nella bellezza di ciò che ci appartiene, o per lo meno non lo facciamo nei modi e nelle misure che meriterebbero, finendo con l’accontentarci di poco o quasi di nulla. La speranza è quella che a tutti un giorno venga data la possibilità di mettere in mostra il proprio talento e le proprie capacità, e questo non potrà che giovare all’intera città di Catanzaro e al suo nome.

     

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