Gelo, l’attività preziosa degli operatori di Fondazione Città Solidale

Accolte molte persone nell'Oasi di Misericordia in Via Civitavecchia

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    Queste giornate di temperature polari (almeno per noi) – si legge in una nota di Fondazione Città Solidale Onlus – ci hanno colti impreparati: il freddo, la neve, le condutture gelate, problemi con i rifornimenti idrici e del gas metano. Ma per qualcuno, che già vive in condizioni precarie, questa situazione ha creato ancora più problemi. Già dallo scorso anno, proprio in occasione del Giubileo della Misericordia, per volontà dell’Arcivescovo di Catanzaro Squillace mons. V. Bertolone, è stato attivato il progetto Oasi di Misericordia, con un rifugio notturno per l’accoglienza di persone senza dimora ed un servizio mensa anche itinerante (distribuzione di pasti e bevande a persone che vivono in strada). Il servizio è gestito dalla Fondazione Città Solidale, che dal 1999 (ed informalmente anche prima) gestisce strutture di accoglienza per persone in difficoltà.

    In questi giorni particolari, il servizio dell’Oasi è stato implementato. Gli operatori della Fondazione Città Solidale si sono prontamente attivati (al di là del proprio orario di servizio e con grande senso di gratuità), per potenziare il servizio della mensa interna, con un’apertura per un maggior numero di ore, per consentire un riparo anche in fasce orarie di solito non coperte.Anche la distribuzione dei viveri all’esterno è stata effettuata in orari diversi (per esempio, con distribuzione di bevande calde nel pomeriggio) ed estendendo il territorio coperto, con il furgone attrezzato che ha effettuato più giri nelle zone di S. Maria e Catanzaro Lido. Da giorni, il furgone sta girando anche a Catanzaro Nord e Centro, per monitorare eventuali necessità.

    Alle persone incontrate è stata offerta la possibilità di essere accolte in struttura (l’Oasi di Misericordia si trova in Via Civitavecchia a Cz Lido), ma non tutti hanno accettato. Quelli che rifiutano, lo fanno per diversi motivi: stranieri con documenti non regolari, nuclei familiari che preferiscono stare insieme e non dividersi, etc. Il servizio, solitamente attivo a partire dalle ore 19,00 e fino alle ore 9,00 del giorno successivo, è stato implementato dando la possibilità agli ospiti di rimanere in casa, e dunque al caldo, anche in orari diversi da quelli consueti.

    Per strada, a tutti quelli che ne avevano necessità sono state comunque distribuite coperte, guanti, sciarpe, indumenti di lana per fronteggiare il freddo. Così è ancora oggi anche per tanti che vengono raggiunti puntualmente nei luoghi di fortuna dove si rifugiano, soprattutto nelle ore serali. La situazione di emergenza creata dal freddo (ed in parte anche dalla neve) ha portato gli operatori a consegnare bevande e pasti caldi anche a domicilio, presso famiglie che hanno espressamente chiesto indumenti pesanti, piumoni ed anche generi alimentari. Importante in queste operazioni anche il supporto di associazioni che si sono pure prontamente attivate, come l’Associazione Nazionale Polizia di Stato, la Ristorart ed il contributo di gruppi, parrocchie, singoli che hanno offerto risorse (in denaro, viveri, coperte o indumenti) per far fronte all’emergenza e per sostenere l’Oasi.

    “Raggelanti” – è il caso di dirlo – sono state le scoperte dei volontari in questi giri: ricoveri di fortuna nella zona della stazione, baracche fatiscenti abitate anche da catanzaresi, in qualche caso perfino con la presenza di bambini. Al di là della risposta di emergenza, si dovranno studiare degli interventi più adeguati, in cui dovranno essere coinvolte anche le Istituzioni preposte.

    Intanto il servizio dell’Oasi continua, con sempre maggiore attenzione al territorio e la disponibilità ad attivarsi soprattutto in situazioni e fasce orarie non coperte da altri servizi, per essere vicini a quanti vivono per strada.

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