Conoscere per prevenire. L’Ic Don Milani insieme ai volontari della Protezione civile

Un seminario che ha visto impregnati i ragazzi sui rischi ambientali. Con una lezione del direttore della Protezione civile calabrese Carlo Tansi 

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    Conoscere per prevenire. Essere consapevoli per evitare rischi. Messaggi precisi per gli alunni della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Don Milani – Sala di Catanzaro, dove si è svolto  il secondo seminario formativo a cura dei volontari della Protezione civile “Angeli della Sila” e dei Baby Angels capitanati dalla presidente Mariella Gagliardi. Ospite d’eccezione il direttore regionale della Protezione civile per la Calabria, Carlo Tansi. A fare gli onori di casa il dirigente scolastico, Susanna Mustari, e il neoeletto minisindaco, Francesco Renda, che hanno dato il benvenuto alle personalità intervenute e ad alunni e docenti, esprimendo, a diverso titolo, la loro gratitudine e il loro compiacimento per iniziative formative così importanti volte a sensibilizzare la comunità scolastica tutta a temi quali i rischi ambientali, la prevenzione, la protezione e l’autoprotezione, il volontariato.
    “La scuola –  ha affermato la dirigente – deve mirare non solo all’acquisizione di conoscenze, ma soprattutto allo sviluppo delle competenze trasversali, è investita della responsabilità di contribuire a creare nei discenti un profilo civico attraverso percorsi didattici efficaci. La scuola è un osservatorio strategico e permanente della realtà, è aperta alle problematiche e alle potenzialità che il territorio presenta e soprattutto accompagna gli alunni nell’importante percorso di costruzione di un progetto di vita, li aiuta a spannare i vetri di un futuro spesso incerto, porta alla luce attitudini e propensioni e orienta verso scelte responsabili e adeguate”. In quest’ottica l’iniziativa “A scuola con la Protezione civile”, fortemente voluta dalla Dirigente, assume una valenza incredibilmente formativa perché informa su problematiche di grande attualità e favorisce comportamenti corretti e all’insegna della solidarietà.
    Dal canto suo Carlo Tansi, lasciato temporaneamente il tavolo dei relatori e manifestando così tutta la sua vicinanza ai giovanissimi uditori, ha esordito chiedendo se conoscessero la parola terremoto. E dopo una fragorosa risposta di conferma, lapidario ha detto:  “Il terremoto non uccide”. Da qui è partita una dettagliata ma coinvolgente lezione su alcuni catalizzatori di catastrofi quali ad esempio il mancato rispetto delle norme edilizie e l’abusivismo. “Cadono le case costruite male, le case costruite senza ingegnere, senza geologo”. E ribadendo alcuni concetti già trattati nel primo seminario formativo tenuto nel mese di dicembre, ha ricordato che ogni Comune è obbligato a predisporre dei Piani di emergenza che i cittadini hanno il dovere civico di conoscere per comportarsi adeguatamente in caso di necessità.
    Dalle parole ai fatti, la palestra della scuola si è trasformata in una tenda di accoglienza. Gli alunni e i docenti tutti hanno assistito sorpresi alle operazioni di montaggio di una tenda pneumatica messa a disposizione dalla Protezione civile Regionale, mentre una voce fuori campo, quella di Mariella Gagliardi, ha commentato i dettagli dei vari passaggi. Il lavorio ordinato e coordinato dei volontari ha calamitato gli occhi dei presenti e ha confermato che “la squadra è efficiente se lavora in unità d’intenti, è per questo che c’è sempre un caposquadra che coordina le operazioni; i volontari della squadra lavorano con dispositivi di protezione individuale, ad esempio caschi, guanti, e via dicendo, per garantire prima di tutto la propria sicurezza, senza la quale si rischia di arrecare solo danno ed intralcio alle operazione di salvataggio e messa in sicurezza degli altri”. La tenda, modulo abitativo a tutti gli effetti, è stata anche dotata di illuminazione e gli alunni, a piccoli gruppi, vi sono entrati e hanno simulato un breve momento di coordinamento di squadra  e uscita secondo le norme di sicurezza. Hanno concluso la mattinata di scuola le parole di invito alla riflessione della dirigente Mustari: “Non è gioco, non è una realtà lontana da noi. Molti terremotati e immigrati vivono l’esperienza di mancanza di una casa e di tutto quello che per noi è indispensabile. Un momento come questo ci avvicina agli “ultimi” ed educa alla solidarietà, alla cittadinanza attiva e responsabile”.

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