Tar annulla accorpamento delle Camere di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo

Pubblicata oggi la sentenza del Tar che accoglie ricorso degli enti camerali della città ipponica di quella pitagorica e di varie associazioni 

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    E’ stato annullato dalla Giustizia amministrativa l’accorpamento delle Camere di Commercio di Catanzaro Crotone e Vibo. Lo ha stabilito una sentenza pubblicata oggi dal Tar Calabria. E’ stato accolto il ricorso proposto dagli Enti camerali di Crotone e Vibo Valentia nonché da una serie di associazioni di tutte le categorie dell’Industria dell’Agricoltura e del Commercio, unitariamente difese dall’avvocato Valerio Zimatore del Foro di Catanzaro, ed ha definitivamente annullato il procedimento di accorpamento delle due dette Camere di Commercio con la Camera di Commercio di Catanzaro a suo tempo iniziata nel 2015 dal Commissario ad acta  Maurizio Ferrara. La vicenda giudiziaria, che si è articolata in più fasi cautelari e di merito, ha avuto inizio quando le tre Camere di Commercio deliberavano volontariamente la procedura di accorpamento che doveva però tenere conto dei principi di prossimità e territorialità espressamente e reiteratamente indicati sia dalla Camera di Commercio di Crotone che da quella di Vibo Valentia. Queste ultime poi avevano però contestato che i provvedimenti assunti dal Commissario Ministeriale in realtà disattendevano tali principi, nel senso che nella nuova Camera di Commercio unificata non veniva in alcun modo garantita la rappresentanza territoriale equilibrata a favore delle associazioni locali di Crotone e Vibo. E da qui era nato il contenzioso giudiziario che si è concluso ieri con la sentenza del TAR.

    Ai fini pratici pertanto da oggi in avanti sopravvivono le due Camere di Commercio di Crotone e Vibo Valentia, ma anche quella di Catanzaro che però è stata recentemente a sua volta commissariata con la nomina di Giorgio Sganga, noto commercialista di Paola, in quanto gli organi ordinari della Camera di Commercio di Catanzaro erano giunti alla naturale scadenza legale e non potevano essere ulteriormente prorogati. E con ciò si apre una nuova fase, che tutti si augurano proficua, di rapporti istituzionali tra le rappresentanze delle istituzioni camerali, a ciò pienamente legittimate dalla decisione dei Giudici Amministrativi.

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