Magistrati onorari, Ferro: paradossale vederli protestare per i loro diritti

Sono preziosi ma non hanno tutele 

Più informazioni su


    E’ paradossale che proprio coloro che ricoprono una funzione fondamentale nella tutela dei diritti dei cittadini debbano scendere in piazza per vedersi riconosciuti i diritti più elementari legati al loro impegno professionale e lavorativo”. E’ quanto dichiara la consigliera regionale Wanda Ferro (Gruppo Misto) aggiungendo: ”I magistrati onorari non hanno tutele, non hanno diritti di tipo assistenziale o previdenziale, non hanno alcuna garanzia di stabilità lavorativa, sebbene, come ha rimarcato lo stesso vice presidente del CSM Giovanni Legnini, costituiscano una componente non solo preziosa, ma essenziale per l’efficienza del sistema giudiziario italiano”.

    “La riforma paventata dal governo – continua Wanda Ferro – , anziché andare nella direzione di una maggiore stabilità e di un rafforzamento della magistratura onoraria, punta a ridurre il contributo offerto da migliaia di professionisti che sono impegnati anche da 15 anni – e che quindi non possono più essere considerati temporanei – con incarichi di Giudice di pace, di Giudice onorario di tribunale, di vice procuratore onorario e così via. Tutto ciò avviene nonostante sia diventato assolutamente cruciale il ruolo della categoria, soprattutto a fronte della cronica carenza di organici della magistratura ordinaria e della mole enorme di processi arretrati e pendenti. Si rischia, in sostanza, la paralisi dell’intero sistema giudiziario italiano”.

    “Il governo – conclude l’esponente politico – non può predicare legalità ed efficienza e allo stesso tempo tollerare all’interno del sistema giudiziario un vero e proprio fenomeno di ‘caporalato’,  con professionisti impegnati per ore in importanti attività processuali, in molti casi in sostituzione dei magistrati togati, però retribuiti con compensi miseri e senza diritto a ferie, previdenza, maternità. Una situazione caratterizzata da precarietà e dalla assoluta mancanza di serenità lavorativa e personale, che potrebbe portare persino all’avvio di una procedura di infrazione da parte dell’Unione europea nei confronti dell’Italia.  Esprimendo la mia solidarietà nei confronti dei giudici onorari, che vivono un periodo di grande incertezza per il loro futuro, auspico che il governo riveda la propria proposta, lavorando piuttosto nella direzione delle tutele e della stabilizzazione dei professionisti in servizio”. 

    Più informazioni su