Gioco d’azzardo e nuove norme: svolta positiva?

Dipendenza dal gioco: urgono nuove tecniche di prevenzione 

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    Al tempo della crisi economica italiana è cresciuto in modo importante il gioco d’azzardo. L’illusione di poter risolvere facilmente la situazione di contingenza economica ha fatto crescere enormemente la passione facendola però arrivare in alcuni soggetti ai limiti della patologia ed è così che nel BelPaese si è scoperto il GAP.

    Ad oggi le carenze normative rendono difficile regolamentare il problema. Infatti se il Governo tenta di imporre limiti certi al gioco di azzardo  e alla presenza di macchinette slot con un testo che diventerà decreto a fine primavera, cosa differente ovviamente accade quando a gestire sale e macchinette non è il Monopolio ma, come spesso capita, soggetti capaci di cambiare alcuni pezzi alle slot e farle entrare direttamente nel circuito del “sottobosco” gestito dal crimine.

    Ma è proprio vero che con un nuovo decreto la situazione può cambiare?

    Una stretta normativa potrebbe, secondo taluni, non risolvere il gioco d’azzardo patologico, anzi potrebbe spingere i giocatori compulsivi a rivolgersi a chi negli anni ha sviluppato modalità di gioco illegale, generando ancora ulteriori danni.

    In genere ovviamente il cittadino sceglie di giocare in una macchinetta o in una sala controllata da AAMS ma per chi ha già sviluppato la patologia, non fa differenza, l’urgenza diventa il gioco e non la sua modalità.

    Da un lato poi si pongono norme tese a restringere il numero di macchinette sul territorio, dall’altro si studierebbero modalità per apertura di sale di diverso tipo e nel frattempo cresce la pubblicità legata all’azzardo online.

    Non di rado si trovano poi possibilità di giocare online grazie ai Codice Bonus Unibet , spazio virtuale gestito da una società internazionale che rispetta tutte le autorizzazioni richieste dalla AAMS e persino quella del protocollo di sicurezza internazionale per le transazioni economiche.

    Nonostante possa sembrare impossibile online non gioca il classico soggetto affetto da patologia GAP ma in genere a provare l’esperienza sono giovani donne e uomini che non spenderebbero oltre 15 euro al mese e lo userebbero come istante di relax e riposo, un interessante dato emerso da una recente ricerca autorevole come può essere se condotta da Nomisma.

    Intanto ad oggi il gioco d’azzardo compulsivo affligge, secondo le recenti statistiche, circa 1milione di italiani, la tendenza sarebbe persino in aumento, si teme infatti una crescita di non meno del 4% all’anno. Ma il vero pericolo sta nel fatto che a poter diventare soggetti a rischio sono per lo più uomini tra i 40 ed i 50 anni che, a causa di una situazione economica troppo precaria sperano di avere una possibilità proprio dall’abilità di intercettare una probabile vincita .

    Se tra i giocatori da sala gioco o da angolo slot dei bar la patologia sembra essere in crescita cosa completamente differente è in rete. Infatti in media online giocherebbe solo il 3%  di soggetti che possono sviluppare una patologia.

    Urgono nuove tecniche di prevenzione, urgono una maggiore attività di sensibilizzazione specie nel mondo reale perchè il fatto vero è che nonostante possa sembrare la videolottery proposta dalle macchinette ha il payout più basso di tutti gli altri giochi ed è quindi per lo più poco probabile arrivare ad una vincita.

     

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