Catanzaro Calcio: a Taranto, bruciante ko. Playout più vicini

Decide Magnaghi nella ripresa. Per le Aquile poca concretezza

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    TARANTO-CATANZARO 1-0 

    Marcatori: 12’st Magnaghi

    TARANTO(4-1-4-1): Maurantonio; De Giorgi, Altobello, Stendardo, Di Nicola; Pirrone; Viola (37’st Magri), Nigro (29’st Sampietro), Lo Sicco, Paolucci; Magnaghi. A disposizione: Pizzaleo, Potenza, Cobelli, Russo, Balzano, Benedetti, Emmausso, Contini, Cecconello All. Ciullo

    CATANZARO (4-3-1-2) : De Lucia; Pasqualoni (20’st Maita), Prestia, Sirri, Sabato; Icardi, Carcione, Zanini; Giovinco (35’st Basrak); Gomez (20’st Sarao), Cunzi. A disposizione: Svedkauskas, Patti, Mancosu, Bensaja, Basrak, Esposito, Cedric, Van Ransbeeck, Imperiale, Rizzitano All. Erra

     
    Arbitro: Cudini di Parma assistenti: Notarangelo e Bisurgi
    Note: Spettatori 3500, un centinaio da Catanzaro. Ammoniti Pasqualoni, Lo Sicco, Stendardo Espulso Sirri per doppia ammonizione

    Tanto fumo, niente arrosto: a Taranto le aquile fanno la partita chiudendo a lungo i padroni di casa nella loro metà campo ma escono sconfitti per 1-0 grazie alla rete messa a segno in apertura di ripresa da Magnaghi. Uno stop che fa male dal punto di vista della classifica e che smorza un po’ gli entusiasmi risvegliati dal successo casalingo di soli sette giorni fa contro l’Akragas. Formazione confermata in toto in casa Taranto con Magnaghi unica punta e chiavi del centrocampo affidate a Lo Sicco; nei giallorossi Pasqualoni vince il ballottaggio con Esposito, Sabato conquista la maglia da titolare a sinistra e Zanini viene preferito a Maita in mediana. Inizio con il brivido per le aquile, messe all’angolo al secondo minuto dalla prima incursione pugliese: su corner di Lo Sicco, Stendardo è abile a svettare di testa ma la palla finisce sull’esterno del palo. La reazione dei giallorossi arriva qualche minuto dopo, sempre dalla bandierina, con Giovinco e Gomez che in due tempi cercano di impensierire Maurantonio. Aquile ben disposte in campo e volitive nella prima mezz’ora, padroni di casa costretti ad agire più che altro in ripartenza. Al trentatreesimo fiammata rossoblù: Magnaghi riceve palla sulla trequarti e senza pensarci troppo sfodera il destro che viene respinto in tuffo da De Lucia; sul capovolgimento di fronte è Cunzi a tentare l’affondo ma Maurantonio chiude lo specchio concedendo solo l’angolo. Ripresa a favore di vento per i giallorossi                 che al cinquantasettesimo vengono puniti dagli jonici: il neo entrato Potenza taglia la difesa in velocità e serve un pallone facile per Magnaghi che raccoglie la sfera e insacca facilmente alle spalle di De Lucia. E’ l’episodio che deciderà l’incontro. Mister Erra corre ai ripari inserendo Maita al posto di Pasqualoni e Sarao al posto del poco incisivo Gomez; nessun cambio dal punto di vista tattico con l’arretramento di Zanini a terzino e la rimodulazione della mediana a tre con il messinese. Sale la pressione ospite, fanno muro i padroni di casa: il pallino del gioco rimane saldamente in mano alle aquile ma dalle parti di Maurantonio sono davvero pochi i pericoli degni di nota. A dieci minuti dal termine Cunzi scodella dalla sinistra un pallone interessante in area ma Sarao e Icardi vengono bruciati dall’uscita del portiere; all’ottantaseiesimo episodio dubbio al limite dell’area: il vivace Cunzi cerca il cross ma un difensore ospite tocca con il braccio a poca distanza dalla linea; l’arbitro assegna la punizione tra le proteste delle aquile che invocano il rigore. L’episodio da il via a diversi capannelli che si risolvono al novantesimo con l’espulsione di Sirri (doppia ammonizione) e il giallo di Stendardo. Dopo cinque minuti di recupero, il triplice fischio del direttore di gara: allo “Iacovone” è game over per il Catanzaro.   

    Gianfranco Giovene  

     

     

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