Gdf Catanzaro: nel 2016 un anno per la lotta all’evasione, spesa pubblica e criminalità

Svolti 36 accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati ed indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome

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    Nel 2016 le attività poste in essere dal comando provinciale della guardia di finanza di Catanzaro, in conformità alle linee di indirizzo ministeriali, sono state rivolte al perseguimento di quattro obiettivi “strategici” di cui uno così detto “strutturale” che rientra nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del paese.

     

    1° obiettivo strategico: contrasto all’evasione, all’elusione ed alle frodi fiscali.

    Nell’ambito delle attività svolte a contrasto dell’evasione e delle frodi fiscali sono state concluse 105 indagini di polizia giudiziaria a cui si aggiungono 568 interventi fra verifiche e controlli a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali e approfondite investigazioni estese a tutti i reati fiscali, economici e finanziari, procedendo, inoltre al sequestro in misura equivalente alle imposte evase (per oltre 19,5 milioni di euro), finalizzate alla successiva confisca dei beni nella disponibilità di coloro che si sono resi responsabili dei più gravi reati tributari. Denunciati 112 soggetti responsabili di 142 violazioni tributarie.Particolare attenzione e’ stata rivolta al contrasto all’economia sommersa, nella duplice fisionomia dell’evasione totale (coloro che volontariamente tentano di rimanere del tutto sconosciuti al fisco) e dello sfruttamento di manodopera irregolare o “in nero” (12   i datori di lavoro individuati quali utilizzatori di manodopera in nero e irregolare). Le predette attività investigative si sono basate su una attenta e articolata selezione dei soggetti che presentano un’alta “pericolosita’ fiscale”, desunta attraverso l’utilizzo e il supporto di numerose banche dati e applicativi disponibili, nonchè dall’attività di intelligence e controllo economico del territorio L’azione delle fiamme gialle, pertanto, è stata finalizzata non solo al recupero delle risorse illecitamente sottratte ai bilanci pubblici e quindi alla collettività, ma anche a contrastare le distorsioni del mercato prodotte da una concorrenza del tutto sleale posta in essere proprio dalle quelle imprese che, evadendo, sopportano un minor carico fiscale che permette loro di prosperare illecitamente, a danno dell’economia sana del paese.

     

    Relativamente al settore doganale e dei prodotti energetici, l’attività anti-contrabbando posta in essere nel territorio catanzarese, ha portato al sequestro di oltre kg. 18.000 di oli minerali. Nell’ambito del contrasto al gioco ed alle scommesse illegali, sono state riscontrate 6 violazioni, verbalizzando 9 soggetti.

     

    2° obiettivo strategico: il contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica ed all’illegalita’ nella pubblica amministrazione.

     

    Il contrasto alle frodi e agli illeciti nel comparto della spesa pubblica nazionale e comunitaria rappresenta per il corpo un obiettivo strategico di importanza fondamentale stante la necessità di impedire la sottrazione indebita di risorse pubbliche destinate al sostegno del tessuto economico produttivo del paese nonchè delle fasce più deboli della collettività. In tale ambito, l’attività di ispettiva si è realizzata attraverso tre direttrici principali: lo sviluppo di indagini di polizia giudiziaria di iniziativa e su delega dell’a.g., lo svolgimento di approfondimenti a richiesta della corte dei conti e l’esecuzione di specifici piani operativi indirizzati principalmente nei confronti di beneficiari di prestazioni socio-assistenziali, in modo tale da poter contrastare efficacemente e in maniera diffusa, lo sperpero di denaro pubblico e garantire quindi la  corretta destinazione delle risorse individuate dalla legge.

    Di conseguenza, sono state oggetto di controllo tutte le più significative voci di spesa pubblica: dai contributi alle imprese di origine nazionale ed europea ai finanziamenti del servizio sanitario nazionale, dalle risorse utilizzate per gli appalti pubblici a quelle relative al sistema previdenziale L’impegno operativo profuso dai dipendenti reparti, ha permesso di individuare oltre 142 milioni di euro di contributi a carico del bilancio comunitario e nazionale considerati indebitamente percepiti o richiesti, con 193 persone denunciate È di oltre 160 mila euro la frode accertata nella spesa previdenziale con 36 persone denunciate In materia di danni erariali, segnalate  64 persone per oltre 122 milioni di euro. Per le prestazioni sociali agevolate e ticket sanitari sono stati effettuati 171 interventi, di cui il 75% con esito irregolare.

     

    3° obiettivo strategico: il contrasto alla criminalita’ economico-finanziaria.

    Nell’ambito di questo comparto operativo strategico, che assume un particolare rilievo in questo territorio, l’obiettivo principale è stato quello di prevenire e contrastare ogni forma di infiltrazione della criminalità nel tessuto economico e nel sistema finanziario del paese, mediante la ricerca delle ricchezze illecitamente accumulate e l’individuazione dei canali utilizzati per il riciclaggio ed il reimpiego dei proventi da reato Lo sviluppo delle investigazioni, ad opera soprattutto di articolazioni specializzate nella lotta alla criminalità organizzata (quale il gruppo investigazione criminalità organizzata di Catanzaro), hanno mirato principalmente ad aggredire la malavita nel cuore dei propri interessi economici, patrimoniali ed imprenditoriali.In tale contesto, le attività ispettive, attraverso indagini economiche, patrimoniali e finanziarie, spesso sviluppate contestualmente alle investigazioni di polizia giudiziaria, hanno portato al sequestro di beni e provviste finanziarie nella disponibilità di soggetti indagati ovvero indiziati per delitti di mafia nonchè di responsabili di reati di natura economico finanziaria e loro prestanomi. In questa prospettiva le fiamme gialle, da un lato hanno privato le organizzazioni criminali delle loro principali fonti di sostentamento e dall’altro, hanno recuperato a favore della collettività le enormi ricchezze accumulate illecitamente attraverso la commissione di gravi crimini.

     

    Svolti 36 accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati ed indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome, che hanno riguardato complessivamente 474 soggetti (314 le persone fisiche) con proposte di sequestro per circa   39 milioni di euro). A oltre 11 milioni di euro ammonta il valore dei beni confiscati su provvedimento dell’autorita’ giudiziaria.Eseguiti provvedimenti di sequestro ai sensi della normativa antimafia di beni mobili e immobili, nonché quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 644 milioni di euro, nell’ambito di importanti operazioni coordinate dalla competente autorità giudiziaria.  Altro obiettivo prioritario per il corpo è il contrasto al riciclaggio, all’autoriciclaggio ed al reimpiego di proventi illeciti. In questo ambito l’azione del corpo persegue lo scopo di ricercare e reprimere tutti i fenomeni illeciti in grado di inquinare i circuiti legali dell’economia e di alterare le condizioni di concorrenza, compromettendo la corretta allocazione e distribuzione delle risorse: 10 le persone denunciate per riciclaggio.Di notevole importanza è poi l’attività svolta nel settore dei reati fallimentari, societari e bancari, a tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico ed imprenditoriale mentre, sul versante del contrasto all’usura, l’azione del corpo si è focalizzata sui fenomeni associativi che hanno in questa piaga una importante fonte di guadagno, arrivando, talvolta, persino ad ottenere il  controllo delle attivita’ economiche riconducibili alle vittime stesse: 15 sono le persone denunciate per reati fallimentari, societari, bancari e finanziari e 12 quelle per usura.Nell’ambito di questo obiettivo rientra anche il settore della tutela dei diritti di proprietà e dei consumatori: la vendita di prodotti falsi o insicuri rappresenta una delle violazioni maggiormente dannosi per l’economia legale, poiché spesso integra in un contesto unitario una pluralità di condotte illecite (es: lavoro nero e/o irregolare, l’immigrazione clandestina, l’evasione fiscale e contributiva, il commercio abusivo). A tal fine si è operato lungo tre direttrici operative: il presidio degli spazi doganali, il controllo dei movimenti delle merci su strada e l’attività investigativa, finalizzata alla ricostruzione della “filiera del falso”: il risultato è stato di oltre 380 mila prodotti sequestrati, denunciando 61 soggetti.

     

    Obiettivo strutturale: il concorso alla sicurezza interna ed esterna del paese.

    Il corpo, quale forza di polizia a competenza generale, concorre al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica attraverso l’impiego prevalente di militari specializzati “anti terrorismo e pronto impiego” (a.t.p.i.), i c.d. “baschi verdi”, i quali, per il loro specifico addestramento, si distinguono per il loro peculiare dinamismo e flessibilità operativa. 

    Infatti, oltre a costituire il dispositivo della guardia di finanza a tutela del comparto in argomento, fanno parte integrante delle altre strutture del corpo a contrasto dell’illegalità economico finanziaria e dei traffici illeciti, garantendo il loro prezioso apporto soprattutto nel controllo economico del territorio e a supporto delle più complesse operazioni di polizia giudiziaria. Il “controllo del territorio” è inoltre garantito da tutti reparti del corpo grazie alle richieste di intervento rivolte al numero di pubblica utilità “117”, servizio questo che trova la sua ragion d’essere nella necessità di corrispondere alle istanze manifestate con sempre maggiore diffusione dalla collettività. A questo scopo, il cittadino, mediante la specifica sezione “117” presente sul sito internet www.gdf.gov.it, puo’ facilmente compilare e stampare segnalazioni, denunce e richieste, da presentare presso i reparti territoriali. Inoltre, nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del paese, il corpo ha assicurato un’azione di contrasto anche al traffico di stupefacenti. In particolare, l’attività di contrasto al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti viene svolta con una molteplicità di azioni di carattere preventivo e repressivo orientate, anche con l’ausilio di unità cinofile, nell’ambito delle stazioni ferroviarie e dell’aeroporto di Lamezia Terme, sulle principali vie di comunicazione, nelle aree ritenute ad elevata densità criminale, nelle aree di servizio autostradali, nelle immediate vicinanze degli istituti scolastici superiori.

     

    Nel comparto di servizio in argomento sono state deferite alla competente autorità giudiziaria 267 persone, di cui 45 in stato di arresto, con il conseguente sequestro di ingentissimi quantitativi di sostanze stupefacenti. È sufficiente rammentare, in questa sede, tra le altre, l’operazione “costa pulita”.  

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