Assemblea generale dei dipendenti dell’Agenzia dell’Entrate

La protesta per la mancanza di certezza sulla riforma 

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    Nei locali della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, si è svolta l’assemblea generale di tutti i dipendenti del Fisco della Provincia di Catanzaro, in contemporanea a tutte le Provincie d’Italia.

    Nel corso della riunione, i Rappresentanti delle quattro sigle hanno evidenziato come, da diversi mesi, i vertici dell’Agenzia e l’Autorità politica (Ministro, Vice-Ministro dell’Economia e delle Finanze, ecc.) hanno preannunciato l’avvio di una riforma dell’Agenzia o quantomeno l’avvio dell’iter normativo di un apposito Disegno di Legge.

    I relatori hanno informato i numerosissimi partecipanti, che Agenzia e Ministero con l’iniziativa legislativa, intenderebbero adeguare la struttura organizzativa, finanziaria e di gestione dell’Agenzia a “forme” più o meno accentuate di autonomia “gestionale”, delle risorse finanziarie e del personale, nonché di fornire norme che consentano l’operatività, dal prossimo mese di luglio, tra l’Agenzia delle Entrate e il “nuovo” Ente Pubblico Economico Agenzia Entrate Riscossione (ex Equitalia).

    Per i Sindacati, l’assoluta incertezza e la mancanza di chiarezza su cui si dovrebbero fondare gli effettivi sviluppi e le decisioni del Ministero dell’Economia nonché dei vertici dell’Agenzia costituisce il primo punto di un ineludibile e serrato confronto in conseguenza dello stato di agitazione, unitariamente proclamato ed impermiato in questa prima giornata di mobilitazione Nazionale dei Lavoratori del Fisco.

     Non è accettabile per le professionalità di cui il Fisco dispone di evitare che vengano assunte, unilateralmente, ed in via definitiva, decisioni e/o provvedimenti normativi.

    Non pare giusto per il Sindacato, che ancora una volta, come sempre , siano i Lavoratori a doversi sobbarcare il gravoso peso di riorganizzazione dell’Agenzia, utili soltanto a personaggi della Politica che hanno l’unico interesse a mantenere vivo uno sperticato ed inconcludente protagonismo.

    In tale quadro, questa prima manifestazione punta ad ottenere un immediato incontro con l’autorità politica affinché possano essere affrontate tali tematiche in tempo utile.

    In relazione alle riorganizzazioni già in atto anche in termini di nuove strategie e di programmazioni aziendali  si configura, rispetto al costante incremento “quantitativo e qualitativo” dei carichi di lavoro, e conseguente crescita esponenziale del rischio professionale, un inaccettabile decremento del salario accessorio.

    Per i quattro Sindacati un ulteriore danno, ove non si dovesse rivedere l’attuale posizione Governativa andrebbe a colpire gli istituti contrattuali idonei a garantire un dignitoso progressivo sviluppo professionale ed economico dei Lavoratori.

    Infatti, l’insufficienza delle risorse certe e stabili acclarata dai Sindacati di pianificazione pluriennale, ad oggi, non consente una prospettiva di progressione economica per tutti i dipendenti neanche nell’arco di un biennio o triennio.

    Al fine di potere pervenire ad un minimo di  accordo ragionevole, il Sindacato reclama la disponibilità di adeguate risorse capaci di avviare concretamente ulteriori sviluppi, evitando così il rischio attuale che le progressioni economiche si possano, ingiustamente attuare in favore di una limitata parte di lavoratori mentre la maggioranza di loro rimarrebbe priva incremento salariale e di avanzamenti di carriera.

    Un secondo punto da affrontare in sede del richiesto confronto, ancora non accordato,  con Ministro ed Agenzia riguarda la necessità di rimuovere dal testo in discussione alla Camera, l’incertezza e i ritardi previsti, per la fase erogativa dei compensi incentivanti del personale per l’anno 2017.

     

     

      per  FP CGIL – CISL FP – UILPA – SALFI

     Loredana Laria                 

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