25 aprile, Alpocat: ‘Questa Italia non tutela il suo popolo’

"E' ora di riscrivere i libri di storia nelle scuole"

Più informazioni su


    “Con un comunicato stampa il movimento Alternativa Popolare (AlPoCat) esprime il proprio pensiero sulla giornata odierna. 25 Aprile 1945, il giorno della resa dei conti. Il giorno in cui i Partigiani scesero dai monti dichiarandosi liberatori dell’Italia dal ventennio fascista. Il giorno in cui le truppe Americane invasero l’Italia proclamando la fine della guerra, sconfiggendo la nostra Nazione. Questo il concetto iniziale del movimento. Sappiamo benissimo che la storia viene raccontata e scritta dai vincitori, ma 77 anni dopo ci sta ancora chi fa revisionismo storico cercando di dare la giusta direzione alla storia. Iniziamo col dire – continua il movimento – che 77 anni dopo siamo l’unica Nazione che festeggia una sconfitta di guerra, una invasione Americana. Invasione avvenuta dalle terre siciliane grazie all’aiuto di Lucky Luciano e gli accordi fatti con la mafia. America salvatrice che nel corso degli anni ha imposto la propria dittatura alla nostra Nazione, stringendola in una morsa economica/politica ed installando più di 100 basi americane; mettendo a serio rischio il nostro Paese in eventuali attacchi di guerra. Vedesi l’attacco avvenuto poco tempo addietro dagli americani verso la Siria di Assad, attacco partito dalla base della sesta flotta, situata a Gaeta. Cosa che dovrebbe far riflettere ancor di più – dice il movimento – e che la resistenza fu chiamata da Sandro Pertini, colui che in futuro, da Presidente d’Italia, baciò la bara al maresciallo Tito. Proprio il Tito che uccise 20mila italiani mediante Foiba e ne esiliò 350 mila perché non si piegarono al suo volere. Proprio il Pertini che portò le terre di Istria, Fiume e Dalmazia a non essere più territorio italiano. Questo è il popolo italiano di allora, venduti all’invasore che portava in dono cioccolata e sigarette. Non possiamo continuare a travisare la realtà della storia, di un ventennio, il quale – continua Alternativa Popolare – portò ricchezza e prosperità all’Italia. Un ventennio che vide la nascita di intere città, della riforma all’istruzione (Gentile), assicurazione invalidità e vecchiaia, tutela del lavoratore, assistenza ospedaliera ai poveri, nascita dell’INPS, incentivi alle nascite, assistenza contro la disoccupazione, esenzione tributaria per le famiglie numerose, conquista dell’Etiopia e abolizione della schiavitù con diverse costruzioni, istituto autonomo case popolari, costruzione di molte università, guerra alla mafia e alla massoneria, battaglia del grano, tutela paesaggistica e idrogeologica, creazione dell’albo dei giornalisti, emanazione del codice penale e civile, nascita della guardia forestale e del corpo dei vigili del fuoco, banca d’Italia di proprietà dello Stato e no in mano a privati. Queste solo alcune delle opere fatte da Benito Mussolini a tutela del popolo italiano. Una frase con il quale vogliamo ricordarlo è “L’ obbiettivo della nostra marcia sul terreno economico è la realizzazione di una più alta giustizia sociale per il popolo italiano”. Oggi, dopo 77 anni dalla finta liberazione dell’Italia – dice AlPoCat – a molti piace parlare del ventennio buio e festeggiarlo con feste di piazza, a noi, che analizziamo la realtà ci piace parlare di un’Italia attuale. Italia che – conclude il movimento – non tutela il proprio popolo e svende giornalmente la propria Nazione, attua una invasione pilotata delle nostre terre per l’annientamento dell’identità nazionale. Di una Italia che pur di salvare le banche private utilizza soldi pubblici, di una Italia che vede un alto tasso di disoccupazione, di strutture che cedono e si sgretolano dopo pochi anni dalla loro costruzione, di pensioni d’oro ai nostri politici fannulloni. E’ tempo che i libri di storia studiati nelle scuole vengano riscritti, riportando il vero e non falsità”.

    Più informazioni su