Scomparsa di Daniele Piombi, Gareri: un vero maestro

Il presentatore calabrese: ho mosso i primi passi nel mondo della televisione, apprendendo da lui i “segreti del mestiere

Più informazioni su


     
    “La scomparsa di Daniele Piombi, giornalista e conduttore che ha fatto la storia della televisione italiana, – scrive il conduttore Domenico Gareri – Ha rappresentato per me un momento di grande commozione, di lui mi mancheranno le lunghe telefonate ed i fraterni consigli.  Insieme al maestro Piombi ho mosso i primi passi nel mondo della televisione, apprendendo da lui i “segreti del mestiere”, soprattutto il grande rispetto che il pubblico merita e le regole deontologiche di uno strumento dalle grandi potenzialità didattiche e che richiede una forte responsabilità. Consigli che, ancora oggi, custodisco intatti e con orgoglio cercando, umilmente, di raccogliere la preziosa eredità che mi ha lasciato. Daniele Piombi è stato non solo un apprezzato professionista, espressione di quella “vecchia guardia” della conduzione televisiva, che ha dato lustro anche a Catanzaro e all’intera Calabria, e da cui ho appreso che deve essere sempre l’ospite al centro dell’attenzione, e non il conduttore. Un esempio a cui guardare con rispetto e ammirazione ma anche una personalità che si è sempre distinta per l’amore profuso verso gli altri, verso le fasce più deboli, con l’intento e la volontà di metterne in luce le grandi potenzialità e di raccontare le piccole grandi storie di vita quotidiana. Per sei anni ho vissuto indimenticabili momenti di formazione lavorando nel backstage del “Premio Regia televisiva”, del Premio Mediterraneo e degli eventi di beneficenza che il “signore” della Tv teneva al Centro tumori di Milano. Non dimenticherò mai, quando nacque il format “Nella memoria di Giovanni Paolo II” a Catanzaro, la sua incondizionata disponibilità a condurre insieme a me senza alcuna remora. Un percorso che da tanti anni continua ad andare avanti, è diventata vera e propria missione a servizio dei più deboli e che la Rai veicola rafforzando il messaggio del servizio pubblico a sostegno dei giovani detenuti e diversamente abili. Un altro ricordo va anche al “Festival del sociale”, altra produzione in cui Piombi mi affiancò anche in veste di esperto della giuria tecnica che riusciva a trasmettere fiducia e speranza ai nostri ragazzi. Oggi mi emoziona ricevere e condividere, da parte di questi ultimi, sentimenti di cordoglio per la scomparsa del maestro, come se fossi un suo congiunto. Forse perché, dopo la scomparsa di mio padre, ha quasi preso il suo posto nel mio cuore. Sono questi ricordi che non dimenticherò mai e che porterò sempre con me nella mia vita professionale. Grazie Daniele”.

    Più informazioni su