Elezioni, Abramo punta sui giovani: faremo volare Catanzaro (CON VIDEO)

Convention dell'attuale sindaco e candidato del centrodestra al teatro Comunale

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    «L’11 giugno insieme ai giovani ci prenderemo per mano per far volare Catanzaro». Nella chiusura della convention al Teatro Comunale per presentare programma e liste, Sergio Abramo racchiude il senso di una sfida elettorale che lo vede candidato sindaco per la quarta volta alla testa della coalizione di centrodestra. Abramo punta tutto sul messaggio del rinnovamento che ha impresso alla sua coalizione, come fa capire fin dalle prime battute del suo intervento: «Sono orgoglioso – esordisce Abramo –  di avere al mio fianco sei liste e solo sei candidati consiglieri uscenti, questo significa che potranno entrare dai 14 ai 18 nuovi consiglieri. E’ una grande soddisfazione perché possiamo dare un nuovo futuro e una nuova linfa all’amministrazione di questa città. Il centrosinistra invece fa un gioco scorretto perché – dice Abramo – pensa di vincere con 11 liste nelle quali sono candidati ben 18 consiglieri uscenti, che però occuperanno tutti gli spazi». Non manca un passaggio critico ai “transfughi” che oggi corrono nelle liste del candidato sindaco del centrosinistra Enzo Ciconte: «Ricordo quando molti di loro si complimentavano con me per i tanti risultati raggiunti e adesso,poco prima delle elezioni, se ne vanno via, per ben altri motivi. Ma – spiega Abramo – non sono dispiaciuto per questo, anzi sono felicissimo perché ho avuto l’occasione per lanciare una classe dirigente rinnovata e molto più motivata». E’ un Abramo emozionato e persino teso quello che calca il palco del Comunale dopo la presentazione affidata a Simona Palaia, talmente emozionato e teso da scusarsi più volte «se – afferma – il mio intervento sarà un po’ disarticolato, ma è una campagna elettorale molto dura perché dall’altra parte c’è l’unico obiettivo di eliminarmi dicendo falsità. Addirittura mi definiscono un sindaco abusivo, ma così offendono la città perché io sono stato votato dai catanzaresi».

    In platea il fratello Paolo, che siede in prima fila, e i “colonnelli” del centrodestra che lo sostengono, da Mimmo Tallini a Michele Traversa, da Wanda Ferro a Mario Tassone, da Piero Aiello a Baldo Esposito, da Claudio Parente a Nino Gemelli: Abramo li ringrazia tutti, con citazioni speciali per Traversa, la Ferro e Tallini, così come «ringrazio la mia famiglia che è qui con me, a partire da mia moglie». Il candidato sindaco del centrodestra si sofferma sui risultati ottenuti dal 2012 – «abbiamo realizzato molto di più di quanto avevamo promesso ai catanzaresi» – e su quello che intende fare se dovesse essere rieletto sindaco «in modo da completare i tanti progetti ancora in cantiere». Il cuore delle attenzioni è il centro storico: «Mi hanno accusato di aver pensato solo a Lido, ma – aggiunge Abramo – per Lido abbiamo investito subito 15 milioni perché c’erano scadenze immediate da rispettare, mentre per il centro storico abbiamo messo in campo interventi per 150 milioni che stanno per concludersi. Si dice che la città è morta ma ricordo che il nostro è l’unico teatro della Calabria che fa la stagione: e poi tutti quelli che si riempiono la bocca di cultura ma non si abbonano al Politeama. Dei miei avversari nessuno ha l’abbonamento, io ce l’ho…». Tra le tante “ricette” per rilanciare il centro storico Abramo rimarca ovviamente il rapporto con l’università e l’obiettivo – anzi, «il sogno», lo definisce – di portarci Giurisprudenza, partendo dalle residenze universitarie, senza dimenticare un vero e proprio appello ai catanzaresi a «comprare nel centro storico». Quindi, da Abramo altri flash sul programma e tanti “sassolini dalle scarpe” da togliersi. L’attacco a muso duro alla Regione a guida Pd: «Peccato che la Ferro non sia diventata presidente della Giunta, perché – prosegue il candidato sindaco del centrodestra – con Oliverio la città sta subendo spoliazioni quotidiane. Faccio poi notare che la metropolitana è stata messa in campo dalla Giunta Scopelliti così come la “Cittadella ». Bordate all’indirizzo di «quanti si dicono portatori di novità ma mistificano: nel 2006 – ricorda Abramo – il centrosinistra ha avuto l’opportunità di governare la città ma ha combinato solo disastri che solo noi siamo riusciti a risolvere. Per questo adesso non dobbiamo più tornare indietro». Da qui l’invito di Abramo a «non farsi ingannare da chi fa passeggiate sul corso o sul lungomare o stringe mani nei mercatini o nei centri commerciali, io non farò una campagna elettorale di questo tipo perché io tra la gente ci sto ogni giorno e ci tornerò nell’esercizio del mio mandato. E basta con la politica vecchio stampo, quella che promette posti di lavoro: guardate la sanità, sono stati nominati nuovi manager e puntualmente si riparla di concorsi. Sono cose becere. Ed è sotto gli occhi di tutti con chi stanno i “poteri forti”.  Ai catanzaresi dico di aprire gli occhi». Il finale è la sfilata di tutti i candidati, chiamati sul palco dal candidato sindaco per la foto di gruppo. «L’unico mio obiettivo – conclude Abramo – è far crescere questa città e dare opportunità ai nostri giovani. L’11 giugno insieme ai giovani ci prenderemo per mano per far volare Catanzaro».

    Antonio Cantisani

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