Accademia Lincei premia il Dipartimento Medicina Sperimentale Umg

Per i suoi studi oncologici

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    L’Accademia dei Lincei, la massima istituzione culturale italiana, ha assegnato il premio internazionale “Cataldo Agostinelli e Angiola Gili Agostinelli” al Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Si tratta di un riconoscimento prestigioso che l’Accademia conferisce con frequenza periodica e destinato a un Istituto italiano distintosi per l’elevata qualità della ricerca oncologica e dell’assistenza. L’importante riconoscimento è stato conferito dal Presidente dell’Accademia, prof. Alberto Quadrio Curzio, al Direttore del Dipartimento Universitario, Prof. Giuseppe Viglietto nella sede dell’Accademia dei Lincei a Palazzo Corsini a Roma, nel corso dell’Adunanza Solenne di chiusura dell’anno accademico, alla quale hanno presenziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, la Vicepresidente del Senato Paola Taverna, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il Ministro degli Affari Esteri Enzo Moavero Milanesi e il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. “E’ un riconoscimento lusinghiero” afferma il Prof. Viglietto “che premia la ricerca oncologica del nostro Dipartimento Universitario, che negli ultimi anni ha conseguito risultati di grande rilievo scientifico e assistenziale”. “Il Dipartimento è sede di un’intensa attività di ricerca in campo oncologico, la cui forza risiede principalmente nella multidisciplinarietà e nell’integrazione dei saperi, così come fortemente voluto dal mio predecessore, prof. Francesco Saverio Costanzo. Molti docenti del Dipartimento appartenenti ad aree scientifico-disciplinari apparentemente lontane – ingegneri, fisici, chimici, biochimici biologi molecolari, patologi, immunologi, radiologi, oncologi medici, ginecologi, urologi e chirurghi – hanno deciso di mettere insieme le loro risorse e competenze scientifiche per sviluppare una comune attività di ricerca di base, e clinica allo scopo di studiare e combattere la patologia oncologica. “Tutto questo è stato reso possibile dalle infrastrutture che l’Ateneo e il Dipartimento hanno messo a disposizione dei docenti: un Campus moderno incentrato sul concetto from bench-to-bed (dal banco di laboratorio al letto del paziente), la disponibilità di laboratori all’avanguardia (ad es. il laboratorio di Nanotecnologie BioNEM, il laboratorio di Oncologia Molecolare, il laboratorio di Immunologia dei tumori, il Centro di Ricerca in Biochimica e Biologia Molecolare Avanzata e il Centro di Servizi di Genomica Funzionale e Patologia Molecolare), nonché la disponibilità di competenze tecnico-scientifiche di primo livello e, infine, la presenza di tanti giovani entusiasti dediti alle attività di ricerca e all’assistenza clinica. Non è un caso, infatti, che fra le motivazioni alla base del premio elencate nella relazione della Commissione giudicatrice, sia menzionato proprio il livello tecnologico dei laboratori del Dipartimento.” “Oggi, soprattutto in campo oncologico, stiamo assistendo a una rivoluzione reale che prende il nome di medicina di precisione o medicina personalizzata. Essa rappresenta lo sforzo di modellare la diagnosi e la terapia sulle caratteristiche del singolo paziente. Il Dipartimento ha intercettato questa rivoluzione già da tempo, mettendo in campo progetti quali la caratterizzazione genetica dei tumori mediante strategie di sequenziamento del DNA di nuova generazione, lo sviluppo di procedure per l’implementazione della biopsia liquida e l’analisi molecolare della singola cellula, lo sviluppo di nuovi farmaci da portare alla sperimentazione clinica. “A questo proposito, possiamo dire che, per affrontare la malattia di un paziente oncologico, disponiamo già di strategie efficaci, molte delle quali legate alle caratteristiche del singolo individuo. Per alcuni pazienti sono disponibili, infatti, farmaci in grado di colpire un dato bersaglio molecolare, e per questo definiti intelligenti. Tuttavia, questa personalizzazione dell’approccio alla terapia della malattia oncologica è ancora in una fase embrionale. La speranza è che la medicina di precisione possa migliorare l’appropriatezza dell’utilizzo dei farmaci, selezionando la popolazione di pazienti nei quali essi sono efficaci e, nel contempo, riducendo il pericolo di eventi indesiderati e costi ingiustificati nei pazienti che non presentano i bersagli molecolari alla base della loro azione terapeutica.” “A questo proposito, ritengo che il circolo virtuoso attivatosi fra il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica e le attività assistenziali delle UOC afferenti all’Azienda Mater Domini, abbia creato un polo di riferimento oncologico di forte visibilità che oggi viene pienamente riconosciuto in questa importante occasione”. “Proprio in questo ambito, la recente attivazione di un Centro di Fase I da parte dei professori Tassone e Tagliaferri, accanto ad un’ampia offerta di studi clinici internazionali ad alta innovatività, attivati grazie agli elevati standard assistenziali dell’Azienda Mater Domini, rappresentano una risorsa essenziale per antagonizzare il doloroso fenomeno della migrazione sanitaria della Regione Calabria.”

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