Presentato progetto per il 2019 dell’Armonie d’Arte Festival (VIDEO)

La nuova edizione del Festival sarà dedicata al cibo, inteso come nutrimento fisico, ma anche interiore

Più informazioni su


    Le linee guida dell’edizione 2019 e l’invito a una sempre maggiore e più certa collaborazione tra le varie istituzioni: sono i due argomenti che hanno caratterizzato gli interventi dell’incontro, svolto questa mattina nella Sala Verde della Regione, organizzato dalla Fondazione Armonie d’arte.  Forte dei riscontri ottenuti negli anni e ultimo, solo in ordine di tempo, l’ottenimento dei finanziamenti del Fus (Fondo unico per lo spettacolo del MiBac) insieme ad altre due realtà calabresi – Primavera dei Teatri e Ama Calabria -, il Festival ideato e diretto da Chiara Giordano, anche presidente della Fondazione, non vuole e non ha nulla da dimostrare, perché lo ha già fatto: rimangono le criticità che da sempre ci sono state e per le quali oggi è chiesta un’attenzione tale da decretare la svolta. Parliamo di brand territoriale, come quanto accaduto a Ravello e Spoleto: l’appello di Giordano è a un sostegno di idee e di interazioni con il territorio, le imprese e gli stessi media, che considerino Armonie d’arte come una opportunità di sviluppo concreto, di occasione di crescita comune. Come?  Da parte sua, il Festival cercherà un maggior coinvolgimento del territorio con alcune anticipazioni rispetto alla programmazione estiva: da gennaio fino a giugno ci saranno mensilmente gli appuntamenti di “Aspettando il Festival”, gli incontri con le associazioni culturali e i club service di “Conosci il Festival”, le guide all’ascolto e l’attività “Opera pocket” diretta da Antonio Fratto, in vista della lirica del cartellone estivo.

    L’edizione 2019 e il cibo come nutrimento

    La nuova edizione del Festival sarà dedicata al cibo, inteso come nutrimento fisico, ma anche interiore. Ecco “Sitos & food, anima mundi” a segnare, nelle intenzioni degli ideatori, questo nutrimento necessario dai tempi antichi, sitos, e ancora ai nostri giorni, food, rappresentato graficamente da una mela, ottenuta da un mosaico di fotografie colorate del Festival stesso. Nelle parole di Chiara Giordano, il cibo sarà il contro canto dell’edizione 2019: ci saranno degustazioni, incontri, ricettari d’epoca, che accompagneranno gli spettacoli dal vivo e le altre attività previste nel corso di Armonie d’arte. Per quanto riguarda la programmazione effettiva, poco è stato anticipato: con il cartellone ancora in definizione tre sono i momenti certi della prossima estate: il primo sarà una produzione lirica dedicata a Leoncavallo, del quale ricorrono i 100 anni dalla morte, il secondo è una tre giorni omaggio a Pina Bausch a 10 anni dalla sua scomparsa, e ultimo un progetto dedicato a Leonardo, in occasione dei 500 anni dalla morte.

    La Factory e la Card

    Armonie d’arte consoliderà quest’anno anche l’esperienza della factory: un gruppo di artisti giovani e meno giovani collaboreranno, come già avvenuto in passato, con piccoli progetti, di musica, teatro e danza, che daranno vita a performance varie. Della factory fanno parte l’attrice e regista Emi Bianchi, l’autrice e attrice Anna Macrì, l’attore e autore Alberto Micelotta, il baritono Antonio Fratto, il soprano Annarosa Sansone, il danzatore e coreografo Filippo Stabile, la danzatrice Elena Mandolito, la compagnia Createdanza, il costumista e scenografo Nino Galea, il compositore Vincenzo Palermo, unico non calabrese del gruppo.
    Vera novità sarà invece la card: attraverso una iscrizione gratuita, lasciando il proprio nominativo e contatto, si potrà usufruire di alcuni vantaggi come priorità, biglietti a tariffa scontata, informazioni ed eventi dedicati, meet and greet con gli artisti.

    La rete e il brand territoriale

    Una programmazione fitta quella di Armonie d’arte che va oltre quella estiva e che sembra avere tutti i presupposti per  dare ottimi frutti, e qui arriviamo alla nota dolente, se affiancata anche da un sostegno economico da parte degli enti pubblici, che congruo e stabile permetterebbe programmazioni a lungo termine, oltre la puntuale edizione annuale del Festival. Una unione di intenti, quella invocata da Giordano, che abbia come obiettivo la valorizzazione e promozione del territorio, dalle quali tutti trarrebbero vantaggio:  è per questo che al suo fianco il presidente della Fondazione ha voluto questa mattina il direttore del Parco Scolacium, eccezionale sede cui il Festival tanto ha dato e a cui tanto deve, Gregorio Aversa; l’Amministrazione comunale di Borgia, rappresentata dall’assessore alla Cultura Giovanni Nobile; il vice sindaco di Catanzaro e assessore alla Cultura Ivan Cardamone; Il presidente della BCC Centro Calabria Giuseppe Spagnuolo; l’assessore alla Cultura della Regione Calabria, il maggiore finanziatore del Festival, Maria Francesca Corigliano. Tutti hanno ribadito il loro “esserci” insieme a Armonie d’arte, dal punto di vista logistico e dei servizi – il Comune di Borgia -, per la condivisione di progetti e anche una card che presto sarà presentata – il Comune di Catanzaro -, a supporto della Fondazione – la BCC. A sposare la causa anche l’assessore Corigliano con dei “ma”, però: spinta anche dagli interventi  – propositivi, di Armando Vitale (Gutenberg) e Francescantonio Pollice (Ama Calabria), l’assessore ha voluto puntualizzare più aspetti. «Non ci dobbiamo porre l’obiettivo di eguagliare altre esperienze simili – ha detto riferendosi a Ravello e Spoleto -, ma partire da ciò che abbiamo e valorizzarlo. Il pregiudizio nei confronti della Calabria – ha aggiunto – l’ho sentito soprattutto dai calabresi, credetemi. Tendiamo troppo spesso ad autoflagellarci». E sulle eccellenze che il Fus ha praticamente decretato ha commentato: «E’ vero che vanno premiate, ma la visione di questa Regione è di essere inclusivi, perché c’è spazio per tutti», ha detto citando i 13 vincitori del bando per i Festival storicizzati di rilevanza nazionale. «La differenziazione si fa da sé – ha concluso -. Ragioneremo se sarà il caso di fare ulteriori passaggi normativi», prendendo atto dell’inserimento nel Fus.

    Carmen Loiacono

    Più informazioni su