Battisti: Brugnano Vs Caruso, scontro dai toni accesi 

il professore chiama fascista il segretario di Fsp, lui replica “i poliziotti hanno versato il loro sangue per la tenuta della democrazia” 

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    Di Giulia Zampina 
    Il rapporto tra Giuseppe Brugnano, segretario Nazionale del sindacato di Polizia Fsp e Francesco Caruso, docente della facoltà di sociologia a Catanzaro, non è stato mai per così dire sereno. Ma lo scontro in questi giorni si è acuito, alla luce delle dichiarazioni del docente dopo l’arresto di Battisti. Brugnano ne ha chiesto la revoca della cattedra, appoggiato in tale senso dal deputato della Lega Montani. Caruso replica :”Qual e’ la mia colpa? Avere un dubbio, un’opinione discordante e stonata rispetto ai video, ai selfie e alle sceneggiate propagandistiche del governo in carica? Spero che il governo non reintroduca il giuramento di fedelta’ al regime per i professori universitari, come nel 1931. In tal modo il poliziotto Brugnano potra’ finalmente soddisfare il suo bisogno di selezionare il corpo accademico universitario”, dice Caruso. E aggiunge: “Da quando in Italia i poliziotti si arrogano il diritto di decidere i docenti universitari? Anche questa presunzione e’ il prodotto di un clima avvelenato, la cosa piu’ grave e’ che questo poliziotto trovi una sponda nelle aule  parlamentari”.
    Giuseppe Brugnano rilancia: “Caruso dimostra di non comprendere che i poliziotti italiani possono esprimere serenamente le proprie opinioni. Capiamo che qualche ortodosso docente, cresciuto fra le barricate della rivoluzione mancata, dove lo sbirro deve essere colpito ed eliminato perché guardiano del regime e nemico pubblico numero uno, abbia forti lacune sul senso del rispetto delle regole,  delle Istituzioni in generale e del diritto in particolare, credendo, in virtù delle sue ultime affermazioni, di guidare il timone della giustizia nel rispetto della ideologia di appartenenza. Ma, grazie a Dio e al sangue versato per la tenuta della nostra Democrazia, è la Storia ed il buon senso a dare torto a chi non rispetta il sentimento di valore che sostiene il “nostro essere poliziotto” e che l’Accademico non potrà mai comprendere. Il modo in cui lui mi definisce poliziotto, in maniera quasi dispregiativa, evidenzia  la lontananza culturale fra i nostri mondi con una piccola differenza. Mentre lo sbirro ammira il mondo accademico, lo ricerca per elevare il proprio status , per trovare ancora più valore comprendendo l’Alto compito di docenti, per fortuna per lo più illuminati, il Caruso non può che vedere nella divisa, la nostra uniforme centenaria, un insulto perenne alla sua formazione e alla sua storia. Non credo che questo percorso sia considerato una via di crescita e ne rifiuto intimamente l’impostazione, trascinato in una polemica che puzza di forte sterilità, ma purtroppo non posso sottacere le bordate di stipendiati come me, di maestri pagati come me, sostenuti dal salario di uno Stato cui io ho prestato giuramento al contrario di altri.”

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