I Quartieri scendono in campo, una campagna di ascolto per ‘partire’

I Quartieri si presenteranno con una lista civica ed in completa autonomia alle prossime elezioni comunali

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    di Gianluigi Mardente

    I Quartieri scendono in campo. L’associazione cittadina esistente da oltre 10 anni e che fa capo ad Alfredo Serrao ha tenuto questo mattina una conferenza stampa in un noto bar del quartiere San Leonardo per dare ufficialità ad una notizia che trapelava nell’aria già da diverso tempo. I Quartieri si presenteranno con una lista civica ed in completa autonomia alle prossime elezioni comunali che, secondo Serrao, non tarderanno ad arrivare perchè “l’attuale amministrazione comunale non vedrà la colomba di Pasqua 2020”. E allora, considerati i tempi ristretti per mettere in piedi un nuovo progetto politico, I Quartieri si sono già presentati con un piano e una squadra ben definiti per dare risposte ai cittadini che “ormai – dice Serrao – hanno bisogno di altro e hanno bisogno di un orientamento politico che sia innamorato della città e tocchi con mano i reali problemi di una città completamente allo sbando. Ci stiamo rifacendo la pelle – prosegue il presidente – e siamo convinti che lo schieramento politico sia qualcosa di ampiamente superato e non siamo vincolati a nessun carrozzone. Ci sentiamo distanti sia dall’attuale centro destra che dal centro sinistra e non ci rispecchiamo in diversi interventi del M5S, ecco perchè scenderemo in campo in completa autonomia e nella nostra lista civica non farà parte nessun attuale consigliere o assessore. Con noi solamente gente che ama Catanzaro, semplici cittadini ma anche professionisti e dirigenti: cito Rino Colace di Amc e l’ex consigliere Franco Barberio”.

    Nella lunga conferenza sono stati illustrati i 32 riferimenti territoriali e i punti su cui si baserà l’operato politico dell’associazione che mira soprattutto a dare risposte a punti interrogativi atavici della politica in città: depuratore, inversione di marcia sul corso e funicolare, verde pubblico, differenziata. Catanzaro, vista come “una pattumiera a cielo aperto” non è in grado di “stare al fianco dei catanzaresi su temi importanti come sanità e welfare ma va verso un invecchiamento con cui bisogna misurarsi”.

    LA CAMPAGNA DI ASCOLTO: Per costruire il suo progetto politico I Quartieri ha pensato ad una campagna di ascolto in città attraverso input dai social ma soprattutto la presenza nelle diverse zone di Catanzaro per ascoltare da vicino le esigenze dei cittadini e i loro problemi. Questo sarà il fulcro per la costruzione di un programma vincente lontano dai “personaggi che hanno governato con Loiero, Scopelliti ed altri politici che sono buoni per ogni stagione”. Ma le idee sono già abbastanza chiare come chiara è la sensazione che I Quartieri possano contare già su un elettorato formato negli anni grazie alla presenza sul territorio ed interventi sulla stampa. Non mancherà nel programma la questione strisce blu e i verbali ritenuti illegittimi con una vera e propria forma di vessazione della città che diventa inavvicinabile. Dito puntato anche sul verde con i due punti interrogativi: “Chi fa e cosa viene pagato a chi? Ati-Verdeidea e Catanzaro Servizi che va in aiuto. La differenziata, la Tosap e il ritorno delle fototrappole dopo 15 mesi sono altri temi caldi insieme a vivibilità e nessuna azione di rilancio sul piano turistico”. Al tavolo insieme al presidente Serrao, l’ingegnere Antonio Nisticò che sarà nuovo coordinatore cittadino dell’associazione; l’avvocato Antonello Fabiano responsabile trasparenza e legalità; Palma Caglioti responsabile pari opportunità. Ma la squadra è già ben composta e si registrano anche i nomi di Alessandro Sergi all’ambiente; Franco Barberio responsabile welfare; Massimo Mannella sport e turismo; Alessio Angotti politiche giovanili; Luca Talarico attività commerciali. La campagna di ascolto sarà effettuata con i cittadini ma anche con gli ordini professionali con la speranza “che a Catanzaro si vada a votare molto presto perchè la città non si può governare con i selfie ma bisogna dare le risposte che mancano”.

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