Costanzo: ‘Giovino? Resterà macchia incancellabile per la città’

Il consigliere: ''Il concetto di Abramo è: 'Visto che a Giovino Nord ci sono già 40 abitazioni e attività commerciali, riempiamola di altre costruzioni perché ci sono già le opere di urbanizzazione pronte'. Se dovesse passare il concetto, il nuovo Psc non servirebbe a nulla''


Riceviamo e pubblichiamo a seguire il comunicato di Sergio Costanzo Capogruppo di #fareperCatanzaro

Quello che si accingono a fare Abramo e l’assessore Migliaccio a Giovino resterà una macchia incancellabile nella storia della città. Dalla risposta che mi è stata data dai consiglieri del gruppo politico del sindaco (i veri ispiratori del nuovo sacco di Catanzaro) si è capito che ormai la “spartizione” del comparto di Giovino è cosa fatta, concordata a tavolino per la gioia dei costruttori. Alla faccia delle competenze del Consiglio comunale in materia urbanistica. Il Consiglio dovrebbe solo ratificare quello che è stato deciso nel chiuso di una stanza. E non è nemmeno detto che quella stanza sia collocata a Palazzo De Nobili. Quello che Abramo e i suoi proconsoli di Lido vogliono fare altro non è che una colossale sanatoria urbanistica. Il loro concetto è questo: visto che nella zona denominata Giovino Nord (compresa tra la ferrovia e la statale 106) ci sono già 40 abitazioni e attività commerciali, riempiamola di altre costruzioni perché ci sono già le opere di urbanizzazione pronte. Se dovesse passare il concetto, il nuovo Psc non servirebbe a nulla. Tutte le aree a ridosso di quelle già costruite e urbanizzate diventerebbero automaticamente edificabili. Più spregiudicati di così! Altro passaggio a dir poco allucinante della dichiarazione dei consiglieri Filippo e Rosario Mancuso, Fabio Talarico, Demetrio Battaglia ed Enrico Consolante: bisogna superare un immobilismo su Giovino che dura da anni e che ha danneggiato la città. Qualcuno dovrebbe informare questi consiglieri che c’è un signore che fa il sindaco di Catanzaro da 1997 e cioè da 22 anni. Loro vogliono superare l’immobilismo con una maxi sanatoria che renderà ancora più satura di cemento la zona, senza aspettare il nuovo PSC che potrebbe introdurre norme di salvaguardia e fare così saltare il gioco. Sappiano gli uomini di Abramo che non sarà per loro facile “incassare” questa vergognosa sanatoria. Noi ci batteremo con tutte le armi per evitare questa nuova colata di cemento a poche centinaia di metri dal mare. Chiameremo a raccolta i cittadini di Lido, ma non solo di Lido, perché il mare appartiene a tutta la città. Ci appelleremo al Prefetto e a tutte le istituzioni che possano frenare un sindaco giunto sul viale del tramonto e che vorrebbe trarre il massimo profitto dal poco tempo che gli resta.