Abramo e Polimeni a Lamezia:mano tesa per lo sviluppo dell’area vasta

Primo incontro tra i rappresentanti dei due comuni dopo il ritorno di Mascaro alla guida dell'amministrazione lametina

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    In origine, con protagonisti diversi, fu un consiglio comunale congiunto, oggi un incontro tra i vertici del Comune di Lamezia Terme e quelli di Catanzaro (combacianti anche con quelli della Provincia) rilancia il dialogo tra le due coste dell’istmo calabrese, anche se per tanti punti programmatici comunicati di unione esiste il potenziale rischio di divergenze di opinioni lungo la via tra sanità, gestione dei rifiuti e servizio idrico, società partecipate (Lameziaeuropa e Sacal per fare due esempi), area vasta.
    Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, anche in qualità di presidente della Provincia, insieme al presidente del Consiglio comunale del capoluogo, Marco Polimeni (in mattinata andata deserta la prima convocazione del consiglio), e al vicepresidente dell’ente intermedio, Antonio Montuoro, in via Perugini si è così soffermato con il sindaco Paolo Mascaro ed il presidente del Consiglio comunale Salvatore De Biase in via Perugini per tracciare obiettivi ed unioni di intenti.

                                                                                                                                Spendendo parole di elogio per il rientrante primo cittadino lametino, Abramo rimarca come «questa collaborazione è partita qualche anno fa, da temi come la gestione dei rifiuti ed i trasporti, e stavamo iniziando a valutare il tema dell’area vasta» contestando che «negli anni passati il 70% dei fondi regionali sono andati nella provincia di Cosenza, un gap che come area Catanzaro – Lamezia dobbiamo recuperare avendo dimostrato che su alcuni temi, come quello dell’Ato, abbiamo fatto prima e meglio degli altri». Tra amministrazione di Catanzaro e quella provinciale, nel duplice ruolo Abramo confida così di «avere grandi aspettative essendoci di base un rapporto di stima professionale e personale con il sindaco Mascaro», e l’occasione dell’incontro è stata utile anche per poter parlare di progetti dell’ente intermedio attualmente sospesi a Lamezia. Il più vicino da un punto di vista logistico è l’incompiuto parco di Savutano, che si trova rispetto agli uffici comunali alla fine del marciapiede di via Perugini: «lo abbiamo già inserito nel programma dell’amministrazione provinciale, dovrebbe ripartire subito ma è una tematica complessa», precisa il presidente della Provincia che nelle proprie linee programmatiche aveva palesato il conflitto poi di gestione sul tema con la Regione, ambito che riguarda anche lo stadio Carlei, oggi abbandonato a se stesso, il cui parcheggio è stato concesso al Comune per essere usato (dopo i lavori di messa in sicurezza e miglioramento) a servizio del nuovo costruendo palazzetto dello sport in via del Progresso.
    Altra tematica di prossimità è la disponibilità espressa, prima su Agenda Urbana e poi sul Progetto Sara durante la gestione commissariale, dalla Provincia per affiancare nella fase burocratica e progettuale l’amministrazione comunale lametina che lamenta carenza di figure tecniche al suo interno. Abramo ribadisce che «se ci verrà richiesta, come Provincia forniremo assistenza come stazione unica appaltante. Essendo legge ormai questa possibilità di fornire tale servizio ai comuni, abbiamo assunto un dirigente che avrà esclusivamente tale compito, e forse tale collaborazione dovrà essere ancora più forte su Agenda Urbana, con il dirigente che prima ha collaborato su tale programmazione con il Comune di Catanzaro ora passato in Provincia a poter mettere la propria professionalità a disposizione anche del Comune di Lamezia Terme».
    Proprio sui finanziamenti di Agenda Urbana, presentati in grande stile in realtà come Catanzaro e Cosenza e rimasti invece più sottotraccia a Lamezia Terme (un solo workshop organizzato nella Sala Napolitano, al netto degli atti amministrativi pubblicati sull’albo pretorio, ma ormai non più presenti per scadenze temporali), Abramo mette in guardia: «i progetti sono ancora fermi, nonostante siano stati approvati. Anche su questo aspetto faremo una battaglia comune con il sindaco Mascaro per far sbloccare il tutto dalla Regione».
    Sintonia con Abramo viene espressa da Mascaro sul tema dei trasporti «avendo incluso anche le stazioni di Nicastro e Sambiase nel tracciato ferroviario in fase di rinnovo tra le nostre città da parte della Regione», su quello dei rifiuti «essendo la nostra Ato la prima a costituirsi», ma anche sulla Zes (essendo l’aeroporto di Lamezia Terme incluso nell’area originariamente destinata al porto di Gioia Tauro) «perché l’area centrale della Calabria può essere volano per tutta la Regione».
    La situazione interna al Comune di Lamezia Terme è però, sia prima che dopo il commissariamento, non facile, ed il primo cittadino lametino ricorda ancora come «il nostro pensiero più impellente al momento è il bilancio di previsione, che non potremmo approvare entro il termine del 31 marzo come fatto nel 2017. Abbiamo trovato invece una situazione senza un Dup approvato entro il 30 settembre, senza macrostruttura adeguata entro settembre alla legge Madia, il che comporterà che non potremmo rispettare i termini di legge non per nostre responsabilità. Stiamo cercando di accelerare i tempi su tanti aspetti come quelli delle strutture, abbiamo riaperto le porte del Comune nell’ascoltare le istanze dei cittadini, e purtroppo abbiamo anche assistito ad un ritorno di un fenomeno illegale come quello dei roghi tornati a Scordovillo. Non bisogna però condannare tutta la comunità rom, ma invece lavorare per far trovare a chi non vuole più sottostare a quelle condizioni sanitarie, igeniche e sociali ignobili un’altra opportunità, specie per dare un’altra vita ai bambini di quella comunità»

     

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