Catanzaro-Catania il giorno dopo: che sia una sveglia

L’impressione è che la squadra stia attraversando una fase di calo mentale e fisico dopo la mancata vittoria di Castellammare


La gara di andata segnò la svolta in positivo, quella di ritorno dovrà ora suonare la sveglia. Nulla è compromesso per il Catanzaro ma è chiaro che la sconfitta di ieri contro il Catania, arrivata in un “Ceravolo” da record in fatto di presenze, sia da interpretare come un piccolo campanello d’allarme dopo il già mal digerito scivolone di Bisceglie. Il momento pare davvero poco felice per i giallorossi, per la prima volta in stagione alle prese con due sconfitte consecutive e con l’obbligo – ora sì – di rivedere e rimodulare l’obiettivo finale in base a calendario e classifica. L’impressione è che la squadra stia attraversando una fase di calo mentale e fisico dopo la mancata vittoria di Castellammare: una situazione di scarico della tensione causata probabilmente dalla forzata uscita dai giochi per il primo posto, solo attenuata dalla vittoria in casa contro il Monopoli, poi però resa evidente dai successivi tonfi del “Ventura” e contro i siciliani. Come se si fosse inconsciamente staccata la spina in quel maledetto minuto ottantacinque contro le vespe e da lì in poi si vivesse sospesi, non al massimo della lucidità.

NEGATIVITA‘ Normale, in queste condizioni, non riuscire a trovare le misure giuste per ribaltare lo svantaggio anche nel confronto contro un avversario modesto e decisamente inferiore per tecnica e interpreti; ancor più normale pagare lo scalpo a marpioni della categoria come Marotta e giocatori d’esperienza come Lodi e Biagianti. Da questo empasse però le aquile dovranno uscire al più presto perché il campionato continua e depennato l’obiettivo primo posto resta comunque un piazzamento playoff da conquistare e da difendere in prospettiva.

POSITIVITA‘ In tal senso, dalla sfida di ieri si esce comunque con qualche certezza: Maita, innanzitutto, giocatore d’altra categoria che per nulla ha sfigurato al cospetto di una mediana avversaria dai grandi nomi, ma anche Signorini, il migliore del trio difensivo, autore di un intervento che vale quanto un gol. Bene anche Iuliano, di gran lunga meglio rispetto all’omologo De Risio accanto al capitano; in giornata no invece Statella e Casoli, il primo meno brillante del solito, il secondo invece ancora lontano dalla migliore condizione. E poi c’è D’Ursi, primo tra le punte a raggiungere la doppia cifra.

VERSO IL RIETI – Ripresa fissata per domani pomeriggio a Giovino: da valutare ci sono le condizioni di Figliomeni – unico non convocato per la gara contro gli etnei – e dei freschi recuperati Kanoute e Fischnaller – per capire se il rientro e i primi minuti dopo il lungo stop siano stati smaltiti nella maniera migliore.

Gianfranco Giovene