Ami/nemici, battute, accuse: tutte le sfumature del Consiglio Comunale

Scontri velenosi nella importante seduta di oggi ma anche diversi siparietti e momenti di empatia ed 'umanità' 

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    Le sedute del Consiglio Comunale durano tanto. Sono difficili, articolate, controverse; alcune in particolare. Quella di oggi lo è stata sicuramente. Si è parlato di bilancio, Imu, Tari, Tasi, Dup. Si è parlato, soprattutto, di Giovino: a memoria d’uomo croce e delizia di tutte le consiliature. Si è parlato, pure, di politica. Di Forza Italia, in particolare. Gli scontri non sono mancati. Alcuni sono stati velenosi Quello tra Giovanni Merante e Ivan Cardamone è stato, sicuramente, il più delicato. Considerato anche l’oggetto del “contendere”. Ma, oggi, anche Roberto Guerriero e Antonio Mirarchi non se le sono mandate a dire. Ne l’hanno fatto Sergio Costanzo e Luigi Levato.

    Ci sono, poi, state come sempre parentesi di grande empatia.L’amarezza colta negli occhi dell’assessore Modestina Migliaccio rimasta, comunque elegantemente, in composto silenzio nonostante gli strali dell’opposizione. Il sindaco Abramo che, dopo un veloce break, porta in aula una bibita fresca al giovane Polimeni. La travolgente risata di Manuela Costanzo. E i divertentissimi siparietti degli ami/nemici Fabio Talarico e Gianmichele Bosco. Parla Bosco. E Talarico chiede a Polimeni se le pause con cui Bosco intervalla le sue esternazioni sono computate nel tempo a sua disposizione. Bosco deve allontanarsi per motivi di lavoro. E la sua uscita viene salutata dall’ami/nemico Talarico, seguito da altri consiglieri di maggioranza, con un vistoso “ciao”. Insomma nel grigiore di pratiche e nel veleno di accuse e polemiche, l’aula regala sprazzi di umanità di un microcosmo enormemente complesso ma molto interessante.

    Alessia Burdino

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