Educazione lettura: all’Ic Nord Est Manzoni arriva il Raccontastorie

Un laboratorio per far crescere piccoli lettori

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    Approda all’Istituto Comprensivo Catanzaro Nord Est Manzoni, un laboratorio di lettura dedicato ai bambini della scuola dell’infanzia. Gli incontri di lettura ad alta voce accompagneranno i giovani alunni in un breve viaggio nelle favole della tradizione, repertorio alle volte accantonato a favore di moderni supereroi o di tate-tech a portata di dito. Il “Raccontastorie”, sfruttando al massimo le risorse di cui la scuola dispone (professionali, strumentali, strutturali, umane), persegue precise finalità formative ed educative, che passano per lo sviluppo della capacità di ascoltare, comprendere, verbalizzare, comunicare, dialogare e riflettere sulla lingua, in collegamento al Progetto Lettura che l’Istituto sta realizzando anche nel corrente anno scolastico.
    L’idea è nata dall’osservazione quotidiana dei bambini, tendenti a tempi di attenzione sempre più brevi ed inevitabilmente legati ad un nuovo stile di vita, veloce, dinamico ma anche pericolosamente passivo, se non guidato dalla mediazione di adulti responsabili, attenti ai bisogni evolutivi e di un mondo interiore tutto in divenire. 
    Attraverso la proposta di storie, racconti e favole si vuole rafforzare l’ascolto, la capacità espressiva ma anche, e soprattutto, la fantasia, la creatività, il piacere di condividere nel gruppo le proprie esperienze, i sentimenti e le emozioni, cercando di tutelare i bambini dal diventare ricettori di stimoli e immagini pre-confezionate. Un patrimonio, quello della favola, che con i suoi messaggi educativi affonda le radici in tempi lontani ed in ogni cultura. «Tra le finalità di questo percorso-viaggio sulla riscoperta delle favole e delle fiabe della tradizione», dichiara la Dirigente Flora Alba Mottola, «importantissime sono la conoscenza degli alti valori che veicolano, l’educare alle emozioni, mediante il riconoscimento e la verbalizzazione di sensazioni e sentimenti, sviluppare l’immaginario dei bambini e l’approccio con figure archetipiche. Il nostro Istituto crede nel valore del pensiero e dell’incanto, dello stimolo immaginale, dell’affratellamento e dell’intimità che solo la parola evocata, allusiva e sussurrata è capace di disegnare; fin dalla tenera età questo è il miglior viatico al benessere interiore ed all’apertura all’amore di sé e degli altri, perché viviamo con immensa passione la vita vera». 
    Le aule si trasformano in auditorium, teatro d’improvvisazione, luoghi di dialogo grazie anche alla collaborazione di Massimo Rotundo dell’Associazione Culturale “Amarte”, che curerà le letture animate in sezione. Ecco che, come nei racconti, passato, presente e futuro di una realtà già nota ed una in crescita si stringono la mano: la scuola si apre al territorio ed il territorio risponde con entusiasmo per realizzare un progetto che abbracci bambini, insegnanti ma anche le famiglie, chiamate a prendere parte ad un incontro conclusivo a porte aperte. Il potente valore della narrazione ad alta voce agisce, infatti, su due fronti: l’adulto, raccontando, si riavvicina alla sua parte infantile dimenticata, diventa complice del bambino che mentre lo ascolta, impara, amplia la sua conoscenza del mondo, lavora sull’inconscio, accresce il suo vocabolario, sviluppa la fantasia, la concentrazione, il pensiero logico, la curiosità verso al lettura. 
    Leggere ad alta voce deve essere vissuto come un atto d’amore, che deve continuare a casa e al quale vale la pena dedicare un po’ del nostro prezioso tempo… e chissà che l’immaginazione dei bambini prenda il volo e ci conduca insieme a creare storie e finali sorprendenti, inusuali e travolgenti.
       

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