‘La dura lotta per il rinnovo della esenzione ticket a Catanzaro’

O ogni anno e dal primo di aprile comincia la corsa al rinnovo del ticket con notturne defatiganti, umilianti e spesso rissose  file

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    Riceviamo e pubblichiamo. 

    “Ogni anno il due novembre c’è l’usanza per i defunti di andare al cimitero…”, così scrive il grande Toto  nella sua “A livella”. A Catanzaro invece ogni anno dal primo di Aprile in poi c’è l’usanza per i malati andare alla ASP per rinnovare l’esenzione ticket per reddito..”. Entrambe le usanze sono obbligatorie, la prima per l’amore verso i propri defunti, la seconda, invece, per il terrore di pagare medicine, visite mediche ed esami di laboratorio. Sì perché l’esenzione per reddito E01, E03 ed E04, quelle degli ultrasessantacinquenni e dei pensionati al minimo scadono il 31 marzo di ogni anno e dal primo di aprile comincia la corsa al rinnovo del ticket con notturne (nelle prime ore subito dopo la mezzanotte) defatiganti, umilianti e spesso rissose (tanto che qualche volta devono intervenire le forze dell’ordine)  file. Il tutto perché se un malato anziano deve sottoporsi ad una prestazione sanitaria qualsiasi nei primi giorni di aprile e non ha il foglio della esenzione per reddito deve pagare la prestazione stessa anche se si presenta con una impegnativa  del medico curante recante l’esenzione. Il malato deve pagare sia che l’impegnativa è stata fatta prima che dopo la scadenza del 31 Marzo. Infatti il medico curante scarica dal ministero l’esenzione per gli aventi diritto e la può applicare sulla ricetta, ma evidentemente a Catanzaro questo non basta e i malati anziani si devono sottoporre alla “forche caudine” delle file notturne, affollate, rissose e defatiganti per il rinnovo del ticket. “Dottò quandu jivi ali quattru da matina ma rinnovu u ticket c’eranu già cinqu perzuni”.. “dottò mi stacija mbrigandu ca mi volianu passara davanti doppu chi stacija aspettandu e cinqu uri”.. “dottò nonostanta ca subba a ricetta vostra c’era l’esenziona mi dissaru ca avia e pagara pecchì non avia ancora rinnovatu u ticket”… sono questi i racconti degli assistiti ogni mese di aprile da qualche anno a questa parte. Così non va bene al danno della malattia si aggiunge la beffa della obbligatoria e defatigante corsa al rinnovo.

    Che fare allora?

     1) Ritenere valida l’apposizione della esenzione fatta dal medico di famiglia che la ha scaricata dal MEF

    2) ritenere valida (con eventuali controlli successivi) l’autocertificazione fatta, al momento della prestazione sanitaria, dall’assistito  sul diritto all’esenzione  almeno durante i mesi di aprile e maggio. Basterebbero solo queste due regole di buon senso per non trasformare in un incubo il diritto, per persone anziane e malate, della esenzione per reddito”.                                                          

      Dottor Giacinto Nanci,  medico di famiglia a Catanzaro

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