Catanzaro, contro la Sicula conta solo la vittoria

Restano a casa Pambianchi e Figliomeni. Bianchimano acciaccato pronto per la staffetta. Torrente: ‘Assenze importanti. Ce la giocheremo’

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    di Gianfranco Giovene  

    Sette partite alla chiusura della regular season: per le aquile, dopo tre sconfitte consecutive, è arrivato il momento di tirare fuori gli artigli e tornare ad incamerare punti pesanti in prospettiva del finale che deciderà la griglia playoff. Le possibilità di trarre il massimo vantaggio dalla graduatoria sono infatti ancora alla portata per la truppa di Auteri ma per alimentare la rincorsa occorrerà sfondare domani la resistenza della Sicula Leonzio (calcio d’inizio ore 14.30). Tiepida la risposta del pubblico: solo 834 i biglietti staccati in prevendita.

    QUI GIALLOROSSI – Fuori causa Lame e Kanoute – quest’ultimo partito nei giorni scorsi alla volta della Capitale per curare la nuova ricaduta – Auteri dovrà rinunciare anche a Pambianchi e Figliomeni, ancora non al cento per cento e per questo esentati da eventuali rischi. Convocato invece Bianchimano che però – come D’Ursi – ha lavorato poco in settimana per via di una botta incassata a Rieti e che per questo potrebbe partire dalla panchina. Il nodo relativo al tridente d’attacco verrà sciolto solo nell’immediata vigilia della scesa in campo: al momento comunque sembrano Casoli, D’Ursi e Fischnaller i più indicati per partire titolari. In mediana è ballottaggio aperto tra De Risio e Iuliano – il numero diciannove potrebbe spuntarla – mentre in difesa, visto il nuovo forfait di Figliomeni, sarà ancora Signorini ad occupare la mattonella di sinistra.

    QUI BIANCONERI – Diverse le assenze anche per Torrente che al “Ceravolo” dovrà fare a meno degli infortunati Juanito Gomez, Ripa e Bollino ma anche di Megelaitis e Dubickas convocati dalla nazionale under21 lituana per le amichevoli del periodo. «Cinque assenze importanti» le ha definite il mister dei bianconeri, alle quali però si porrà rimedio stringendo i denti e variando un po’ il tema tattico. «Sarà la terza partita in pochi giorni – ha ammesso l’allenatore, in passato accostato alle aquile sia nell’era Cosentino che quando c’era da sostituire Erra nel primo anno di esperienza Noto – Giocheremo contro una squadra costruita per fare un campionato di vertice, con un allenatore esperto, una società forte e un pubblico di categoria superiore e nonostante gli ultimi tre risultati negativi non sarà facile perché le prestazioni dei giallorossi non sono mai mancate». Da capire quanto inciderà per i leoni il fattore stanchezza anche alla luce del piccolo calo occorso nel secondo tempo di Potenza di mercoledì. Due le ipotesi al vaglio: 3-5-2 con solo Russo e Miracoli davanti o 4-3-3 con De Rossi arretrato sulla linea di difesa e anche Rossetti in avanti.

    NUMERI – Sfida sempre ricca di gol tra giallorossi e bianconeri: nei quattro precedenti giocati sui tre colli sono infatti diciannove le reti messe a segno – dodici dai padroni di casa, sette invece dagli ospiti – per un bilancio complessivo di due vittorie per le aquile, una per i leoni e un solo pareggio. Segno X arrivato nel ’91 – uno a uno, gol di Procopio – ad inframezzare la larga vittoria giallorossa del ’46 – sei a zero – e quella ancor più pirotecnica del ’92 – cinque a tre. Ben più attuale ed amaro l’unico successo dei siciliani, datato novembre 2018 e firmato Marano, Arcidiacono e Foggia (0-3).

    CATANZARO (3-4-3) : Furlan; Celiento, Riggio, Signorini; Statella, Maita, De Risio, Favalli; Casoli, D’Ursi, Fischnaller. All. Auteri

    SICULA LEONZIO (4-3-3) : Pane; De Rossi, Aquilanti, Laezza, Squillace; D’Angelo, Marano, Gammone; Rossetti, Miracoli, Russo. All. Torrente.

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