L’Istituto ‘Benedetto Citriniti’ di Simeri Crichi si è tinto di rosa

Particolarmente significative le iniziative che si sviluppano nell’ambito del progetto scolastico “Partecipando …si cresce”

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    L’Istituto Comprensivo “Benedetto Citriniti” di Simeri Crichi si è tinto di rosa. Nell’aula magna della Scuola Secondaria, in presenza della Dirigente scolastica dott.ssa Susanna Mustari, dei docenti e del dott. Eugenio Grande, vice sindaco del comune di Simeri Crichi, è stata costituita una Commissione per le Pari Opportunità di genere. Alunne della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria dell’Istituto hanno proposto e motivato la propria disponibilità a far parte del progetto, realizzando una continuità didattica tra i due ordini di scuola che già lo scorso anno ha visto nascere un Consiglio Comunale scolastico e un baby sindaco. Particolarmente significative le iniziative che si sviluppano nell’ambito del progetto scolastico “Partecipando …si cresce”; un percorso che nasce dall’esigenza di fornire fin dall’infanzia un esempio concreto e tangibile di vita democratica. Ciò, al fine di sviluppare negli alunni un’effettiva comprensione dei fondamenti della convivenza civile, all’insegna dei valori della responsabilità, legalità, bellezza e coesione sociale e quindi una partecipazione responsabile alla vita sociale del paese per la crescita del bene comune.

    Il vicesindaco dott. Grande, nel complimentarsi con i ragazzi, ha proposto una riflessione sugli artt. 3 e 4 della nostra Costituzione e successivamente, preso atto delle istanze di alcuni consiglieri, ha spiegato loro la procedura di formalizzazione delle richieste all’ente comunale. La Dirigente Mustari, nel suo intervento di excursus normativo sulla materia, ha richiamato il D.L. 198 del 11 aprile 2006 recante “Disposizioni per la promozione delle pari opportunità tra uomo e donna”; gli Obiettivi 4 e 5 dell’Agenda 2030 del 2015 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, secondo cui bisogna “..fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”, per “….raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e tutte le ragazze” , nonché le Competenze Chiave Europee richiamate dal Consiglio europeo del 22 maggio 2018 per l’apprendimento permanente in materia di cittadinanza, laddove si sollecita la necessità di sostenere “…la diversità sociale e culturale, la parità di genere e la coesione sociale, … stili di vita sostenibili” per la promozione di una cultura di pace e non violenza. Il baby sindaco del Comprensivo, l’alunno Gabriel Brutto, ha coordinato l’incontro e dopo aver spiegato l’importanza della Commissione, voluta come strumento “per sensibilizzare e promuovere la cultura della legalità, della parità, dell’uguaglianza e della non discriminazione diretta o indiretta nei confronti delle donne e di tutte le differenze”, ne ha formalmente deliberato la costituzione, proclamandone la presidenza a seguito di operazioni di voto e relativo scrutinio. La neo-Commissione, applaudita e sostenuta da tutta la scolaresca presente in aula, si propone, infatti, di sviluppare percorsi di incontro e sensibilizzazione sugli argomenti della parità ed opportunità, ribadendo quanto sostenuto e anticipato in assemblea dalla Dirigente scolastica in apertura dei lavori.

    La seduta si è conclusa con la lettura delle proposte della Commissione da parte delle consigliere e con le parole della Dirigente Mustari che – dopo aver ringraziato gli alunni intervenuti, la docente Filomena Amelio, referente del progetto, nonché tutti gli insegnanti che hanno offerto la loro partecipazione – ha chiuso i lavori con l’auspicio che una medesima Commissione sia istituita in ogni Amministrazione Comunale e che la cultura delle pari opportunità di genere venga coltivata principalmente nelle famiglie, ancor prima che nella scuola e nella società, affinchè l’agenzia educativa primaria divenga foriera di un concreto messaggio di uguaglianza di genere, non solo dichiarato “pro forma” ma anche agito, tra coniugi, rispettosi del medesimo ruolo genitoriale e tra figli, a prescindere dall’identità sessuale, per un vivere comune in nome di un reciproco volersi bene e rispettarsi.

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