Consiglio Comunale, effetto Occhiuto sulla geografia dell’aula

Merante e Trifiletti aderiscono al gruppo misto. Praticò: "Vogliamo un candidato giallorosso"

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    di ALESSIA BURDINO

    ore 21.30 Emendamento e pratiche: la discussione va avanti su questo. Fino alle 21.30 quando la seduta viene dichiarata chiusa.

    ore 21 Il dibattito va avanti in un alternarsi perfetto di interventi sulla pratica e riferimenti politici. La battuta di Emanuela Costanzo (sindaco non è Abramo, lo sanno tutti) viene utilizzata dalla minoranza anche per il delegato allo Sport. La discussione prosegue.

    ore 19.24 Si passa al quarto punto all’ordine del giorno. Relaziona l’assessore Cavallaro. La seduta va avanti. Il dibattito sulle pratiche è lungo e ricco. 

    ore 19.15 Riprende la parola Eugenio Riccio. Parla, riprendendo l’intervento di Merante, Antonio Trifiletti: “La maggioranza di oggi è stata umiliata dal sindaco. I capigruppo non dovrebbero accettare che le decisioni le prendino i maggiorenti. Il sindaco doveva decidere con noi. E’ seduto lì grazie a noi. Siamo in prossimità di Pasqua e siamo nella settimana dei tradimenti. E’ stata tradita la città. Ed il sindaco non ha spiegato le ragioni della sua scelta. Pertanto aderisco anche io al gruppo misto”. Intervengono Demetrio Battaglia e Fabio Celia. Passa il punto.

    ore 19 Sollecitato nel corso del dibattito, Praticò riprende la parola: “Non è un mistero la posizione di Catanzaro da vivere. Noi avevamo messo due paletti: la catanzaresità e la condivisione di tutto il centrodestra. Non penso che tutto il centrodestra abbia condiviso il nome di Occhiuto. Non ho ancora sentito il pensiero di Lega e FdI. All’interno del centrodestra, noi faremo la nostra valutazione. Ma questo non significa far venire meno la fiducia ad Abramo. Sono sicuro che l’esito delle elezioni europee cambieranno gli orientamenti di Roma. Quella di Occhiuto non è una candidatura è la proposta di una parte del centrodestra. In attesa della decisione definitiva, voglio immaginare un candidato alla presidenza con addosso una maglietta giallorossa”. 

    ore 18.57 Il consigliere Merante torna alla carica: “Abramo ha dimostrato la sua debolezza politica. Ha dimostrato di essere confuso. A Mancuso dico che non è stata Roma a candidare Occhiuto  – tuona Merante che annuncia, alla prossima seduta, di sedersi accanto a Riccio. Poi  si rivolge a Praticò: “Non puoi ignorare quanto detto da Jole Santelli sulla non appartenenza a Forza Italia di Aiello e Gentile. Il discorso di Abramo non ha avuto una logica”. 

    ore 18.55 Interviene Roberto Guerriero: “La scelta di Merante e Trifiletti è politica perché si sono sentiti traditi. Praticò e il suo gruppo come si posizionano rispetto alla posizione di Abramo. Il vostro silenzio è più rumoroso delle parole”. Diversi i toni usati da Filippo Mancuso: “Guardate la pagliuzza ma non notate la trave nei vostri occhi. Il sindaco avrebbe voluto essere designato a candidato a presidente della Regione. Anche io mi sono candidato alla Provincia e avrei voluto fare il vicepresidente. La politica ha deciso di no. Succede. Sul territorio la nostra influenza romana è bassissima. Come faceva Catanzaro a far pesare il proprio peso politico a Roma. Ne prendiamo atto. Voi spingevate perché Abramo fosse candidato perché nutrivate la speranza che si andasse al voto per il Comune. Ed invece si voterà tra tre anni”. 

     

    ore 18.40 Si arriva a votare la pratica. Non prima delle dichiarazioni di voto di Bosco e Lorenzo Costa che lancia un monito sul taglio degli alberi nel quartiere marinaro. Riprende la parola Sergio Costanzo: “A differenza di lei, consigliere Battaglia, io ho scelto di essere un uomo libero. Pensate prima di parlare a cosa dite. Fate parte di un partito e dovete rispondere ad esso. Consigliere Battaglia, a quale destra appartiene. A quella di Tallini o Abramo o a quella che si fa le foto con Martusciello e Aiello?”. Prende la parola Nicola Fiorita: “Con il suo discorso oggi il sindaco Abramo ha perso due pezzi della sua maggioranza ma anche un pezzo della sua dignità. Ha detto che, per la prima volta, c’è un progetto politico per cambiare la Calabria. Non aveva un programma il sindaco quando si candidò alla presidenza della Regione? Ha paragonato quanto accaduto per le regionali con quanto accaduto alle provinciali dicendo che dovevamo difenderci da Soverato. Gli interessi del sindaco Abramo sono quelli di soddisfare le proprie ambizioni. Vuole continuare a fare politica e non vede l’ora di fuggire da qui. Vorrei dirvi di non affondare con lui ma non ve lo posso dire perché lui non affonderà”

    ore 18.20 Abramo torna a parlare di Giovino: “Oggi è partita la concertazione. Proporremo al Consiglio Comunale la proposta che sarà concordata tra le parti”. Sul Cdm a Reggio Calabria, il sindaco punta il dito contro la deputazione catanzarese: “In quindici anni di sindaco non ho mai visto tanta pochezza amministrativa politica e amministrativa di quella attuale al Governo. Lo pensiamo tutti. Li abbiamo sentiti, c’è da ridere. E’ un problema serio che va spiegato alla città. Come va spiegato alla città come il sindaco stia difendendo la città. Ha ragione Ciconte: in Consiglio regionale non riescono nemmeno a riunirsi, a discutere. Solo una squadra fatta di competenze può cambiare questa regione. Non più l’uomo solo al comando”. Poi il sindaco annuncia un’importante iniziativa in programma per giugno con i presidenti nazionali degli albi al fine di individuare i giusti investitori per Giovino. “Spero di avervi dato una risposta – conclude Abramo. Occhiuto è una persona capace, mai detto il contrario. Abbiamo lavorato insieme all’Anci. Quando è stata proposta la sua candidatura mi sono attrezzato per capire cosa è previsto per Catanzaro nel suo programma. Siccome il ruolo del capoluogo è centrale in questo programma ho deciso di sostenerlo”. “Avreste voluto, forse, il sindaco di Catanzaro candidato alla presidenza per sparargli contro nuovamente, Questo non lo permetterò più. Vedremo se voi, centrosinistra, voterete il candidato del centrosinistra anche se non sarà di Catanzaro.. Noi abbiamo fatto una scelta di coerenza. Rispetto Occhiuto come uomo, come politico e come amministratore. Non mi faccio tirare dalla giacchetta”. 

    ore 18.13 Abramo: “Chi molte volte parla del ruolo che avrebbe dovuto avere Catanzaro, si sarebbe dovuto impegnare in campagna elettorale come ho fatto io. E come hanno fatto Aiello e Tallini. Chi interviene in questo consesso deve avere il coraggio di dire se ha messo in campo tutto l’impegno possibile in campagna elettorale. Gli impegni che prenderà il nuovo governo regionale verranno sottoscritti prima. Saranno sottoscritti degli accordi e saranno trasferite le deleghe alle Province. Il programma prima di tutto. Io mi sono basato su questo. Ho difeso la città attraverso un programma preciso e chiaro”. Abramo si rivolge a Fiorita: “quali sono gli interessi del sindaco se non quelli di difendere la città?”. 

     

    ore 18.05 Cumulo di cariche? Tutto gratuito. Esordisce Sergio Abramo. I consulenti? Abramo parte da Correggia e dal suo cv. Mette a tacere le critiche descrivendo la regolarità delle nomine. “Ciò che dite – afferma – è strumentale. Tuttavia apprezzo i toni di come avete alimentato il dibattito.  Esprimo, inoltre, plauso per l’intervento di Ciconte. Trovo strumentali, invece, le accuse che mi fate per le regionali. Avevate la possibilità di votare il sindaco di Catanzaro quale presidente della Provincia e non lo avete fatto. Il discorso su Catanzaro è legato a quanto sia stata penalizzata la città negli anni”. Abramo parla dell’ospedale e del progetto esecutivo. Per me non viene, per prima, la persona. Per me viene prima la Calabria. Un progetto che vede gli amministratori confrontarsi”. 

    Merante parla fuori microfono: “Il partito non ti ha sponsorizzato, sindaco. Saresti potuto essere candidato alla presidenza della Regione”. 

    ore 17. 50 Prende la parola Giovanni Merante: “Oggi esprimo, rivolgendomi sia al centrodestra che al centrosinistra, di nutrire delusione e sconcerto”.  Senso di appartenenza, di questo parla Merante. “Questo oggi è mancato. Non sono campanilista – dice. Nel caso della candidatura di Occhiuto non lo sono. Mario Occhiuto è un ottimo sindaco e professionista. Molte volte ci si riempie la bocca sull’attendibilità politica istituzionale di un partito – qual è Forza Italia, di cui faccio parte. Qualche mese fa io e Trifiletti abbiamo chiesto ad Abramo quale fosse la sua posizione rispetto alla candidatura alle regionali di Occhiuto. Oggi, pur non condividendo la gestione del partito da parte dei dirigenti, devo dire che Tallini è lineare. Ciò che non capisco è la posizione del sindaco. A mio giudizio la scelta di aprire i lavori della convention, probabilmente, non è stata condivisa con Tallini. Lei ha tradito la sua squadra, sindaco, quando è salito sul palco. E mi meraviglia che, oggi, “Catanzaro da vivere” taccia. Sindaco lei ha tradito la sua squadra. E questa sua posizione danneggerà Occhiuto. Ha indebolito se stesso e la sua maggioranza. Non la ritengo inferiore a Occhiuto come sindaco e professionista. Se ha, però, fatto questa scelta vuol dire che ci sono ragioni che mi sfuggono. Noi alzeremo le barricate contro chi vuole svendere la catanzaresità. Noi le avevamo dato fiducia. Lei ha abdicato al suo ruolo. E che dire dell’assordante silenzio di Catanzaro da Vivere, che hanno ingoiato tutto passivamente senza battere ciglio. Noi le abbiamo dato un’immensa fiducia e invece si è lasciato andare a giochi e giochetti. Questo non le fa onore e farà male anche ad Occhiuto. Danneggerà anche lei e la sua maggioranza”. Poi l’annuncio: “Comunico di lasciare i banchi di Forza Italia e il passaggio insieme a Trifiletti nel gruppo misto”.  

    ore 17.40 Si accende il microfono di Fabio Celia che si rivolge a Ciconte: “Lei ha usato il Pd per essere eletto consigliere regionale. Oggi paghiamo il marciume generato nel passato. A Ciconte chiedo di che gruppo fa parte e perché si è autosospeso dal Pd.si rivolge a Ciconte: “Lei ha usato il Pd per essere eletto consigliere regionale. Oggi paghiamo il marciume generato nel passato. A Ciconte chiedo di che gruppo fa parte e perché si è autosospeso dal Pd”. Rispetto ad Occhiuto, il consigliere tuona: “Mi preoccupa il futuro della città”. 

    ore 17.32 Interviene il consigliere Eugenio Riccio. Lamenta delle anomalie su alcuni avvisi (parcheggio politeama). Poi il consigliere annuncia di uscire tutti i giorni dalla stampa per sottoporre all’attenzione del sindaco una serie di questione: “Sindaco ripresa lei le redini di alcune questioni, così come faceva una volta così la finiamo con atteggiamenti pirateschi da parte di alcuni”. 

    ore 17.20 Prende la parola Enzo Ciconte: “Mi auguro dall’altra parte (il centrosinistra) ci sia un candidato valido…”. “Mi sono candidato alle regionali con entusiasmo ma nulla è cambiato alla Regione. Ieri non ho preso parte ai lavori del Consiglio regionale per un problema familiare molto delicato. Avrei votato favorevolmente la pratica sulla doppia preferenza di genere. Alla Regione, il problema è che non c’è più una maggioranza. Lì è tutto commissariato.  Lo capite o meno che un consigliere regionale, pure di maggioranza, che non appartiene al cerchio magico non conta nulla? Come gruppo non riusciamo più a riunirci. C’è una disorganizzazione totale. Gli uomini soli al comando non arriveranno mai da nessuna parte. Da questo tavolo dobbiamo cercare di capire se c’è una personalità in grado di battere Mario Occhiuto. E’ inutile fare filosofia. Basta fare i professori della politica. La politica è cambiata”. 

    ore 17.15 La parola torna alla maggioranza con Giuseppe Pisano: “Il centrodestra sta lavorando per una città unita. Sabato, sul palco, ho visto un grande uomo: Sergio Abramo. “Tutti avremmo voluto avere un governatore di Catanzaro ma nei partiti si fa sintesi. Ora Abramo deve riconoscere cosa è l’amicizia. Officina del Sud ha dimostrato di essere “amico” di Abramo”. Poi parlando all’opposizione dice: “Tutti voi avete preso le distanze da questo governo regionale”. 

    ore 17 Prende la parola Nicola Fiorita: “Non avendo interloquito con l’ateneo, non sappiamo le ragioni per cui non sono stati attivati questi corsi. Ho, comunque, firmato l’istanza perché penso possa essere un valido stimolo”. “Il ruolo del consigliere comunale è indebolito da una legislatura che rafforza il ruolo del sindaco. Come facciamo ad affermare il senso dell’esistenza di questo Consiglio di fronte allo strapotere del sindaco? Affermando, ogni qual volta ve ne sia la possibilità, la nostra autonomia. Anche quando l’autonomia dovesse scontrarsi contro prese di posizione di chi governa. Il sindaco cambia posizione con velocità e scaltrezza e piega l’azione amministrativa ai suoi obiettivi ed interessi diversi da quelli della collettività. Noi, invece, dobbiamo tutelare la collettività. Ora è il momento di trovare il coraggio”. Fiorita si rivolge ai consiglieri Mirarchi e Ursino e li invita ad agire con autonomia rispetto alla questione di Giovino. A Trifiletti e Merante chiede “coraggio” rispetto alle consulenze dell’Amc.  Rispetto a Occhiuto dice: “La questione territoriale dell’aspirante governatore l’ha posta il sindaco Abramo e l’attuale maggioranza”.  Doppia preferenza di genere: su questo Fiorita interroga i consiglieri comunali donna. “Nelle giravolte di Abramo – continua – molti riconoscono furbizia e scaltrezza. Ma sono gli stessi elementi che, in questi anni, hanno portato questa città a non contare nulla. Il CDM si terrà a Reggio Calabria: questo è il frutto di tanta furbizia e scaltrezza”. 

    ore 16.50 Interviene il consigliere comunale Roberto Guerriero che avrebbe preferito la discussione della pratica in commissione per, poi, andarne a parlarne con il Rettore. Pur sottolineando la valenza dell’iniziativa, Guerriero sottolinea l’importanza dei rapporti istituzionali. Rilanciando, al contempo, la proposta di portare la facoltà di Giurisprudenza nel centro storico. Anche, in tal caso, Guerriero lamenta il mancato dialogo tra enti. Sopratutto con gli studenti. Sulle regionali, Guerriero ha sottolineato di avere perplessità: “Non sento parlare di progetti per la Calabria, sento solo parlare di nomi ed opportunismi. Non condanno Abramo per la scelta di sostenere Occhiuto, lo condanno per le dichiarazioni formulate nei mesi scorsi”. “Vorrei un presidente della Regione capace: in grado di dirmi cosa fare delle coste calabresi, della sanità”.  

    ore 16.45 Prendono la parola Luigi Levato e Filippo Mancuso. Mancuso parla delle regionali e dell’importanza che devono avere i programmi elettorali più che i nomi. Come Rosario, anche Filippo Mancuso ha espresso apprezzamento per l’intervento di Abramo sabato al Centro Agroalimentare. 

    ore 16.35 Interviene il consigliere di maggioranza, Rosario Mancuso che plaude all’iniziativa intrapresa dal consigliere Praticò e da tutti gli altri consiglieri firmatari. “Mi auguro che il Consigli approvi questo punto all’unanimità al fine di dare un segnale importante su questo delicato tema”. Mancuso torna sul tema delle regionali e si dice rammaricato per non aver potuto prendere parte alla convention di sabato, non fosse altro per ascoltare “l’ottimo intervento di colui il quale sarebbe stato un validissimo governatore, Sergio Abramo”. “Forza Italia  – rimarca Mancuso – è, comunque, legittimata ad esprimere un nome”. 

    ore 16.30 Prende la parola il consigliere di minoranza, Gianmichele Bosco: “Che il candidato del centrodestra sia Occhiuto a me poco interessa, perché la linea politica è incondivisibile. Ciò che mi preme è che lei, sindaco, ha calpestato l’interesse della collettività che, in questo momento, sta rappresentando”. Bosco parla di quanto accaduto in Consiglio regionale, fino ad arrivare al punto all’ordine del giorno di cui si dice d’accordo. Ma Bosco fa un appunto sulle difficoltà che le persone con disabilità riscontrano nella città.

    ore 15.42 Il segretario generale, Vincenzina Sica, chiama l’appello. Trentuno presenti. Si comincia. Il presidente del Consiglio Comunale, Marco Polimeni, rende noto quanto deciso dalla conferenza dei capigruppo: tempi e modalità di dibattito. Il segretario generale, Vincenzina Sica, chiama l’appello. Trentuno presenti. Si comincia. Il presidente del Consiglio Comunale, Marco Polimeni, rende noto quanto deciso dalla conferenza dei capigruppo: tempi e modalità di dibattito. Si passa alle comunicazioni del presidente, alle variazioni di commissione. E, quindi, al terzo punto: richiesta attivazione c/o Umg corsi di specializzazione per il conseguimento del titolo di sostegno idoneo per l’insegnamento presso le scuole di ogni ordine e grado. Relaziona il consigliere Ezio Praticò. Il dibattito si sposta sul piano politico quando prende la parola Sergio Costanzo: “Quella che doveva essere ricordato come la settimana santa, sarà ricordata come la settimana del retromarcia”. Il riferimento è, chiaramente, alla scelta del sindaco di sostenere la corsa di Occhiuto alla guida della Regione. “Ci auguriamo, sindaco, che lei non abbia barattato la città di Catanzaro per il ruolo di vicepresidente della Regione”. La retromarcia, secondo Costanzo, si è consumata anche sulla posizione del centrodestra rispetto alla doppia preferenza di genere. Costanzo è un fiume in piena. Chiede ai manager delle partecipate di dichiarare pubblicamente di non aver rapporti diretti con il sindaco e pone al primo cittadino una serie di quesiti su Giovino. La parola torna alla maggioranza con Demetrio Battaglia: “Di retromarcia si intende il consigliere Costanzo, passato da una parte all’altra politica”. Rispetto a quanto accaduto, ieri in Consiglio regionale, il consigliere di maggioranza imputa le responsabilità alla maggioranza e, quindi, al centrosinistra. 

    Il dibattito va avanti. Sotto l’occhio vigile di Mimmo Tallini seduto nel pubblico. 

    Inizierà tra poco il Consiglio Comunale convocato, in seconda chiamata, per discutere ed approvare dodici punti all’ordine del giorno: approvazione verbali sedute precedenti, comunicazioni del presidente; richiesta attivazione c/o Umg corsi di specializzazione per il conseguimento del titolo di sostegno idoneo per l’insegnamento presso le scuole di ogni ordine e grado. Mozione ai sensi dell’art. 31 del regolamento del Consiglio comunale; approvazione regolamento per l’istituzione dell’albo comunale delle associazioni sportive; assegnazione area in diritto di superficie comprensorio “c13” , loc. Giovino, per la costruzione del complesso parrocchiale “S. Teresa di Gesù bambino” – determinazioni e rettifica convenzione; affidamento all’Asp di Catanzaro – unità operativa di medicina legale – della gestione dell’obitorio con annessa sala morgue e del locale deposito per la conservazione di campioni anatomici così come previsto dal dpr 285/90; riconoscimento debito fuori bilancio di € 6.642,08 relativo a sentenze giudiziarie che vedono soccombente l’amministrazione comunale in giudizi avverso i verbali del codice della strada; riconoscimento debito fuori bilancio di € 710,00 relativo a sentenze giudiziarie che vedono soccombente l’amministrazione comunale in giudizi avverso i verbali del codice della strada; riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio (art. 194 d.lgs. 267/2000); sentenza giudice di pace di Catanzaro n. 1290/15 relativa a contenzioso. Riconoscimento debito fuori bilancio; sentenza emessa dal tribunale di Catanzaro n. 1741/2017 relativa a contenzioso. Riconoscimento debito fuori bilancio; sentenza tribunale di Catanzaro n. 525/2018 relativa a contenzioso. Riconoscimento debito fuori bilancio. 

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