Giornalismo, la ‘scuola’ di Catanzaro Notizie

Con il pensionamento di Saverio Artirio si chiude la storia di una testata fondamentale per l'informazione di Palazzo De Nobili

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    Con il pensionamento del segretario di redazione Saverio Artirio, festeggiato dai colleghi sulle colline di Decollatura, si chiude l’esperienza di “Catanzaro Notizie”, la testata ufficiale del Comune di Catanzaro, nata nel 1971 e ininterrottamente pubblicata – sia nel formato cartaceo, sia nel format agenzia quotidiana – per 48 anni. Saverio Artirio è stato negli ultimi venti anni il motore dell’ufficio stampa, il professionista che si è dedicato all’oscuro lavoro di “cucina” della redazione: l’organizzazione degli orari e delle mansioni, la tenuta dell’archivio, la visione finale degli articoli prima del lancio, oltre naturalmente la stesura di parte dei comunicati. Un compito delicato e difficile, senza il quale un ufficio così complesso non potrebbe andare avanti. L’evento del pensionamento di Artirio mi consente di fare una veloce riflessione sul ruolo degli uffici stampa e sulla particolarietà dei giornalisti che vi sono impegnati. “Catanzaro Notizie” è stata un’autentica palestra di giornalismo. L’intuizione originaria si deve ad Orlando Rotondaro che nel 1971 convinse l’Amministrazione Comunale, di cui era dipendente, a dotarsi di una testata giornalistica. Tempi pioneristici, con Orlando impegnato a scrivere i comunicati sulle “veline” e farli recapitare con un usciere alle redazioni locali. “Catanzaro Notizie” è crescita di pari passo con la tecnologia e poi con l’utilizzazione di giornalisti professionisti, con in testa l’indimenticabile Saro Ocera a cui si deve il merito di avere trasformato un ufficio considerato di serie B in uno dei motori dell’Amministrazione. La comunicazione istituzionale è diventata con Saro una funzione fondamentale e insostituibile dell’Ente. Le “veline” hanno lasciato il posto ad una vera e propria agenzia quotidiana, diffusa prima con i telecopier, poi con la posta elettronica e altri sistemi sempre più sofisticati. “CN” è passata da meno di un centinaio di comunicati a qualcosa come 1500 notizie all’anno. Niente male per un’agenzia edita da un’Amministrazione pubblica. Prima Saro, poi io, abbiamo impostato l’ufficio come una vera redazione, con i tempi e i meccanismi delle agenzie di stampa, avvalendoci di volta in volta di giornalisti che si sono formati in maniera impeccabile. Si perché il giornalista dell’ufficio stampa deve impegnarsi di più, deve studiare di più, deve riflettere di più, perché ogni parola che esce dall’agenzia impegna l’istituzione e il suo rapporto con i cittadini. Da “Catanzaro Notizie”, senza nulla togliere ai tanti bravi colleghi che lavorano nelle redazioni dei quotidiani, dei siti e delle tv, sono usciti fior di professionisti, come Roberto Messina, Domenico Iozzo, Andrea Celia Magno e soprattutto Davide Lamanna che oggi considero il giornalista più completo e maturo. E che dire di Marcello Barillà, mio compagno di viaggio per molti anni, giornalista raffinato, politologo e uomo di cultura ? Ognuno di loro, lo dico davvero, farebbe la sua bella figura in qualsiasi testata nazionale. E’ una bella soddisfazione per chi ha diretto questa agenzia per tanti anni. Anche Saverio Artirio, con il suo “culodipietrismo” (perdonatemi l’orrendo neologismo), è stato importantissimo per la formazione di questi giornalisti, con la sua serietà, la sua dedizione, con il suo senso della notizia, la sua curiosità.

    Sergio Dragone

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