Lido, turismo e ‘Beach Rock’

La particolare stratificazione consiste in una singolare parte “rocciosa” che ben si distingue fra le acque marine

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di Elisa Giovene 

Lo spettacolo è davvero inconsueto, agli occhi appare un meraviglioso mondo, una particolare fauna marina con ricci di mare, patelle, cozze ed anche polpi, saraghi e murene,  è quanto si può ammirare nei pressi della particolare “Beach Rock” che insiste nella parte di costa del quartiere Lido che va dal primo molo del porto, sino alla parte di costa che si trova in direzione della “Terrazza Mattia Saliceti”.

La particolare stratificazione, riaffiorata a causa dell’erosione della costa, consiste in una singolare parte “rocciosa” che ben si distingue fra le acque marine. La “Beach Rock”, pur presentandosi come una lastra di roccia, è composta da “spiagge fossilizzate”, ovvero antiche spiagge che sono state pietrificate da un complesso fenomeno geologico simile alla natura calcarea delle rocce. E’ probabile, che tale formazione sia da attribuire anche alla presenza di sorgenti in prossimità della costa, ricche di carbonato di calcio, le cui acque a contatto con il mare fungono da cemento della sabbia. Il fenomeno che sussiste nella nostra costa, è stato oggetto di studio da parte di geologi ed amatori ambientalisti, ma anche fotografi subacquei e giornalisti interessati all’ambiente naturalistico che hanno voluto incentivare l’interesse su questo particolare tratto di mare.

La peculiare formazione, per chi s’immerge nelle acque marine, non può certamente passare inosservata, sede di flora e fauna marina multicolore ed oltre a quanto già citato è  ricca di conchiglie, crostacei ed alghe che rendono le sue pareti particolarmente scivolose. La “Beach Rock” è un alto patrimonio naturalistico, riscontrabile anche in altre zone del Mediterraneo e quindi della stessa Calabria, infatti la si può ritrovare nelle coste di “Le Castella”, Isola Capo Rizzuto e nella vicina Soverato in zona “Sottovento”. Da alcuni studi effettuati, pare che anche nella zona urbana del quartiere Lido siano stati ritrovati parti di Beach Rock, infatti durante i lavori dell’edificio del Provveditorato, le perforazioni realizzate ne hanno evidenziato la presenza ad una profondità di 5.00 e 7.00 metri. Appare quasi superfluo sottolineare, come la sua bellezza produca un effetto spettacolare e come sia importante preservarla da fenomeni distruttivi come ad esempio corsi d’acqua inquinanti adiacenti che ne inficerebbero l’ecosistema esistente. La rarità di questa stratificazione e la sua particolare attrattiva portano a praticare il tradizionale “snorkeling”, attività sportiva e ricreativa subacquea che non necessita di particolari attrezzature, basta infatti una maschera con boccaglio ed un buon paio di pinne, per praticarlo a tutte le età, con le dovute eccezioni.  

La conoscenza di questa particolarità marina, potrebbe essere uno spunto prezioso per i turisti in visita nella nostra città, un ulteriore incentivo per far conoscere appieno le bellezze della nostra costa ed in questo caso, anche l’uso di una guida esperta ne potrebbe spiegare le significative caratteristiche. Si ribadisce, quanto la tutela della “Beach Rock” sia fondamentale, non solo in virtù dell’habitat presente e della sua futura espansione, ma anche per sostanziali finalità turistico-culturali che costituirebbero, senza dubbio,  un valore aggiunto per la nostra città.

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