Il consigliere Mirarchi: La prima commissione così com’è è inutile

Il presidente della commissione Urbanistica, Patrimonio, Polizia urbana, Mobilità e Traffico: 'Non capisco perchè l'organo venga sistematicamente ignorato' 

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    “Stamani ho avuto l’ennesima riprova della sostanziale inutilità della Prima commissione consiliare che ho l’onore e l’onere di presiedere. Sì, proprio così, perché è di certo un organismo meramente consultivo, a cui non è demandato un parere vincolante, ma che non può limitarsi a prendere atto, ratificandole, di decisione prese altrove senza poter offrire alcun fattivo contributo. È infatti questo, ciò che più o meno succede allo stato. E per me non è accettabile. Non me la sento di ‘scaldare il banco’ come si soleva dire a scuola per gli studenti lassisti e sfaticati”.

    Ha esordito così il presidente della commissione Urbanistica, Patrimonio, Polizia urbana, Mobilità e Traffico, e consigliere comunale di Catanzaro da Vivere Antonio Mirarchi, il quale attraverso un comunicato stampa ha stigmatizzato alcune cose che a suo avviso non funzionano per come dovrebbero: “Non capisco la ragione per cui l’organo da me diretto venga sistematicamente ignorato. Basti pensare all’ultimo, solo in ordine di tempo, eclatante episodio consumatosi stamani allorché avevo convocato i rappresentanti dei settori competenti per effettuare il sopralluogo sollecitato dal collega Sergio Costanzo, quindi venuto insieme a noi, nelle vie De Riso, Plutino e Milano in cui la circolazione veicolare è sovente ostacolata dai parcheggi selvaggi. Ma niente, come di consueto tutti assenti o arrivati fuori tempo massimo. Stessa cosa dicasi per gli stalli dell’ambulantato itinerante, tema delicato che peraltro dovrebbe approdare nel prossimo civico consesso di cui chiederò il differimento per la mancanza di un’adeguata discussione in Commissione. Esortazione che spero seguano, altrimenti potrei arrivare al punto di astenermi dal voto come ho già fatto in passato quando si sono verificate le medesime condizioni”.

    Mirarchi ha poi ribadito che se la struttura di cui è presidente dovesse andare avanti, funzionando secondo il solito canovaccio, meglio chiuda i battenti: “Al sindaco Sergio Abramo potrei rimettere le mie funzioni, anche subito se lo si ritenesse opportuno. Sarebbe il modo per farle espletare a lui nel migliore dei modi a esclusivo vantaggio dei cittadini a cui, nel periodo delle elezioni, abbiamo oltretutto chiesto il consenso quali esponenti di un fronte compatto. Uno schieramento unito di centrodestra, salvo poi cambiare le carte in tavola e mostrare non poche spaccature al nostro interno. Una perdita progressiva dell’idem sentire, che ci ha portato a non ragionare come un gruppo granitico. Altro, quindi, che ripartenze di cui si parla da qualche parte. Qui mi pare che siamo al massimo alle partenze della vecchia coalizione. Non sarà dunque che mi debba rifare all’impareggiabile senatore Giulio Andreotti, il quale soleva ironizzare: ‘A pensar male si fa peccato ma ci si indovina quasi sempre’, e magari interrogarmi sulle possibili distrazioni ingenerate dalle ormai vicine Regionali. Una tornata elettorale che si annuncia come complicata e inoltre di grande interesse per molti dei protagonisti della scena politica locale. Qualche dirigente e assessore – ha proseguito il consigliere – che sembrano distratti, ma per cui sarebbe invece necessario concentrarsi sulle esigenze del capoluogo per cambiar passo alla svelta in base ai desiderata della gente”. La chiosa finale di Mirarchi è tuttavia incentrata su un dubbio che riguarda quanto per così dire denunciato in apertura sul ‘boicottaggio’ della Commissione: “A riguardo, esigo sia fatta chiarezza. Mi chiedo: sono io il problema? Il sindaco non ha dato le giuste direttive? O, quale extrema ratio, tali indicazioni sono disattese? Lo domando perché nel primo caso sono pronto a farmi da parte, per come premesso; nel secondo invito al contrario Abramo a darsi una regolata mentre nel terzo lo sollecito ad assumere determinazioni immediate, anche revocando gli incarichi che ha assegnato a chi evidentemente non lo ascolterebbe”.

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