Passarelle disabili in spiaggia, Riccio a Longo: Tutto contro legge

Il consigliere d'opposizione replica all'assessore ai Lavori pubblici: 'Non conosce bene la materia' 

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    Pubblichiamo a seguire la nota del consigliere comunale Eugenio Riccio

     “Personalizzare questioni di interesse pubblico, per altro delicate ed importanti come quelle che riguardano le fasce deboli della società, significa non avere la misura del mandato che, ancorchè non elettivo ma su nomina, resta un incarico che deve essere svolto nell’esclusivo interesse collettivo, secondo la definizione che di ciò ne dà la Costituzione Italiana. Ecco perchè, quando mi confronto con l’Amministrazione, a parte utilizzare il garbo istituzionale dovuto, lo faccio consapevole di affrontare tematiche che laddove presentano delle criticità prima di diventare polemiche politiche, hanno necessità di correttivi e iniziative migliorative. Anche dall’opposizione, infatti, sono convinto, si possa e si debba dare un contributo per migliorare la città e la qualità della vita dei catanzaresi.

    Trovo, pertanto, assolutamente pretestuose le critiche che l’assessore Longo ha indirizzato alla mia persona definendomi “tuttologo” di polemiche strumentali e gratuite, che non rispettano il mandato che è chiamato a ricoprire. L’assessore Longo, infatti, personalizzando la problematica si astiene dal trattarla evidenziando assoluta e totale mancanza di conoscenza della materia. Se infatti l’assessore Longo sostiene che sulle spiagge di Catanzaro sono state montate 6 (sei) passerelle per disabili noi gli evidenziamo che le passerelle sono cinque di cui tre parzialmente fruibili per i disabili ( Giovino,Casciolino, via dei Crociati) e due assolutamente non fruibili per i disabili. A titolo esemplificativo lo invitiamo ad effettuare un sopralluogo presso la passerella lato Corace (foto in allegato) per constatare che l’accesso alla spiaggia è costituito da tre rampe di scale che impediscono l’ accesso ai diversamente abili .

    Ma cio’ che l’assessore Longo ignora del tutto è che la materia è strettamente disciplinata da normative nazionali e dal Piano Spiaggia Comunale che prevedono che il disabile possa e debba raggiungere il mare in autonomia fruendo di parcheggi e percorsi dedicati (con segnaletica orizzontale e verticale) e passerelle a norma che arrivino fino al mare con punti di stazionamento sulla battigia. Se ancora non fosse chiaro all’assessore Longo, ma peggio ancora agli uffici a cui lui deve dare la linea di indirizzo ma che devono ottemperare ai loro dovere rispettando le normative, tutte le passerelle installate non rispettano le vigenti normative e sono fuorilegge dal che una semplice domanda : ma perchè i catanzaresi debbono accontentarsi delle cose fatte in maniera arruffonata e mai perbene ? Da chi gestisce il denaro pubblico non dovremmo aspettarci le cose fatte perbene e nel rispetto delle leggi ? Perchè l’assessore Longo s’intestardisce a fare e difendere iniziative contra legem?

    E se l’assessore Longo ci annuncia che nelle prossime settimane provvederà alla segnaletica gli ricordiamo, magari non lo sa, che sono stati appena stanziati 15mila euro per la segnaletica che possono essere spesi subito (determina nr. 1699 del 02.07.2019) senza aspettare le prossime settimane . Non vorremmo che accadesse per le passerelle ciò che è accaduto per il depuratore, e cioè che l’assessore poco attento ai particolari, non si è accorto che i soldi impegnati a giugno 2018 e da lui spesi a giugno 2019 hanno avuto come unico effetto che il quartiere marinaro continua ad essere invaso dal cattivo odore Per il rispetto che abbiamo nei confronti dei cittadini svantaggiati abbiamo chiesto una verifica delle passerelle e degli accessi al mare alle competenti autorità. Evitiamo chiaramente di rispondere al consigliere Consolante non riconoscendogli pari dignità politica atteso che ad oggi il suo ruolo in seno all’amministrazione comunale è stato soltanto quello di firmare qualche anonima velina dell’ufficio stampa e consigliamo anche a lui la lettura della Costituzione italiana in cui parla proprio degli incarichi pubblici ed elettivi.

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