Ascensore guasto in viale Isonzo, lo sdegno di Fare per Catanzaro

'E' cosi da mesi. Situazione indegna di un paese civile' 

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    “I novanta gradini che alcuni abitanti degli ultimi piani dei palazzi popolari di Viale Isonzo, ma non solo, devono salire per via di un ascensore rotto da mesi danno luogo a una situazione indegna di un Paese civile. Abbiamo infatti appreso dagli organi di stampa con nostro notevole disappunto, per non dire sdegno, come la rottura di un ascensore possa tenere prigionieri in casa anziani e disabili a cui è stato assegnato un alloggio pubblico dal secondo-terzo piano in su. Impossibile, per certe categorie di persone, riuscire a sormontare rampe di scale che metaforicamente diventano quindi sbarre di celle”. 

    A sbottare così sono stati i componenti della minoranza di Fare per Catanzaro,a Palazzo De Nobili, rimasti molto colpiti da quanto appreso dalla stampa: “Dobbiamo sempre ricordarci che stiamo parlando di fasce deboli della comunità, le quali oltre a doversi confrontare con gli acciacchi derivanti dall’età avanzata o le conseguenze di qualche patologia vivono anche in condizioni economiche non certo agiate. Tutto, dunque, diventa molto complicate per loro che spesso hanno anche difficoltà a espletare le loro necessità quotidiane. 

    Eppure nessuna delle figure istituzionali deputate a intervenire sembrano curarsene. E si badi: non ne facciamo una questione di centrodestra o centrosinistra. 

    Riteniamo, del resto, che temi come questo non abbiano niente da spartire con le colorazioni politiche. Basti pensare che riteniamo grave come tanto l’assessore regionale Angela Robbe quanto quella comunale al ramo Lea Concolino, al lavoro in Esecutivi di ‘segno opposto’, non solo abbiano permesso tutto ciò bensì non siano prontamente intervenute per porvi rimedio. 

    Un fatto che a noi pare non avere spiegazioni plausibili”. I membri del movimento di opposizione all’amministrazione Abramo si dicono di conseguenza indignati nei confronti di chi poteva e doveva far qualcosa. A iniziare dall’Aterp, il vecchio istituto autonomo Cp che affida le abitazioni alle persone bisognose, nei cui confronti hanno un giudizio molto critico: “Riteniamo che l’Azienda abbia sempre più perso di vista la sua mission, finendo con il connotarsi alla stregua di un carrozzone politico. Un soggetto di conseguenza non in grado di rispondere alle reali esigenze dei ceti deboli della popolazione. 

    Ragion per cui, nei limiti delle funzioni a noi conferite da mandato elettorale e ruolo espletato, faremo di tutto per contribuire a far dare risposte, concrete e immediate, a quanti ne hanno necessità”.

     

    Gruppo consiliare 

    #fareperCatanzaro

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