Gli antichi mestieri protagonisti della mostra di Franco Riga foto

Nel quartiere marinaro il tradizionale tuffo nel passato con l'esposizione fotografica allestita in via Progresso (vico 2°)

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    Un appuntamento atteso, quello della mostra fotografica realizzata da Franco Riga presidente dell’associazione culturale la “Fototeca”, inaugurata ieri sera nel quartiere Lido. La mostra è giunta alla sua 16° edizione e si svolgerà dal 5 al 14 agosto, come di consueto  in Via Progresso – Vico 2°. Nelle precedenti esposizioni, ugualmente con foto d’epoca, c’è sempre stato un “fil rouge” a determinare le diverse rassegne: quest’anno la tematica prescelta è stata quella degli “antichi mestieri”. Franco Riga, definito “l’archeologo della fotografia”, ha un rilevante corredo di vecchie fotografie riguardanti il quartiere marinaro che rappresentano, in sintesi, la vita dello stesso quartiere, con i suoi luoghi, le vecchie fabbriche, il lungomare di una volta, le barche, i portuali, i pescatori, la spiaggia, ma soprattutto gli abitanti della zona marinara, con le loro feste, le sagre, gli usi popolari e particolari momenti di vita quotidiana.

    Con la presentazione dei “mestieri antichi”, coglie quella parte attiva dell’abitato con singolari scatti in bianco e nero che ne rappresentano la storia. Infatti, la “Marina” di Catanzaro di un tempo non era altro che un piccolo villaggio e come tale si avvaleva dell’operosità dei suoi abitanti che esercitavano le più svariate attività. Alcuni di questi mestieri si ritrovano nella mostra espositiva, come ad esempio il calzolaio, il barbiere e poi ancora parrucchierie, sarti, benzinai, cuochi e muratori, ma anche il quotidiano lavoro dei pescatori e dei falegnami, di alcune attività ne sono stati esposti anche gli attrezzi da lavoro. Con questi scatti, che riproducono espressioni, gesti e momenti di vita lavorativa, sembra quasi di sentire l’animosità dei pescatori o il forte odore dei profumi nelle vecchie sale da barba o quello del cuoio nelle piccole calzolerie. Insomma, significa anche ritrovare belle ed antiche realtà. Alcuni di questi “lavoratori/artigiani” sono stati dei veri personaggi costituendo una particolarità nell’intero contesto cittadino, rappresentando la vera tradizione di una volta con le loro professioni. L’esposizione di questi straordinari scatti ha significato riportare a galla l’anima del quartiere, un “lavoro” che il signor Riga perpetua da anni, ben sostenuto da un gruppo di persone che desiderano, soprattutto, che il passato non venga dimenticato.

    E’ quasi d’obbligo, pertanto, ricordare chi saldamente lo appoggia, come i signori, U. Catania, C. Marcellino, G. Bianco, G. Cosentino, F. Minicelli, A. Cosentino, M. Nicotera, T. Panzino, N. Polizzese, F. De Munda, V. Grattaroti, G. Cerra, M. Leone, A. Giuffré ed i fratelli Tirinato, è grazie al loro aiuto ed alle loro libere offerte che questo appuntamento negli anni è stato riproposto. “Abbiamo avuto un anno di “pausa” – afferma il signor Riga – quest’anno però, si è deciso di riallestire la mostra fotografica. Il lavoro svolto è frutto di pura passione ma, soprattutto, c’è la voglia di mantenere quello spirito tradizionalistico che segna un percorso di vita di intere generazioni, la nostra Marina offre innumerevoli spunti evidenziati in meravigliose fotografie che ho il grande piacere di condividere nonostante le svariate problematiche e l’apatia un po’ generalizzata, ma noi non desistiamo, anzi cerchiamo sempre di migliorare ed infatti c’è l’idea di chiudere la rassegna con una particolare serata finale”.

    La mostra fotografica rappresenta per il quartiere quasi un appuntamento con il passato. In tanti erano a visitarla non solo per mero interesse, ma anche per ritrovare in quei singolari scatti fotografici, parenti, amici e conoscenti, ciò significa rivivere forti emozioni rivedendo un passato reso importante da persone e da uno stile di vita semplice e genuino.

    Elisa Giovene

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