Poesia, successo per il Premio Merini

Si è conclusa l'Edizione 2019 organizzata dall'Accademia dei Bronzi

Più informazioni su


    “È stata una bella festa, un momento di grande e intensa partecipazione. Con poeti provenienti da ogni parte d’Italia, tutti accomunati da un’unica passione: scrivere poesie”.

    Lo ha dichiarato Vincenzo Ursini, presidente dell’associazione “Accademia dei Bronzi”, a conclusione della VIII edizione del premio “Alda Merini”, uno dei più seguiti concorsi internazionali riservati alla poesia inedita dei nostri giorni.

    La formula vincente è la stessa da otto anni: poesie inedite di autori italiani o stranieri ed una giuria, assolutamente imparziale, presieduta da don Titta Scalise e composta da Mario Donato Cosco, Antonio Montuoro, Mauro Rechichi e dallo stesso Ursini.

    La premiazione è iniziata con la proiezione di una bella sintesi-videografica con la quale sono state riepilogate le fasi più significative del premio: dalla selezione dei poeti inclusi nell’antologia “Buongiorno, Alda” all’analisi critica a cura di Mario Cosco delle cinque poesie finaliste.

    Molto apprezzate sono state anche le motivazioni delle poesie premiate con Targa d’Onore e di Merito e con Targa del Presidente, riconoscimento, quest’ultimo, assegnato direttamente da Ursini.

    Dopo i saluti di Antonio Montuoro, l’orafo Michele Affidato ha consegnato i tre premi speciali “Alda Merini”, assegnati quest’anno a don Adamo Mario Castagnaro, rettore della “Madonna della Quercia” di Conflenti e Vicario Generale della Diocesi di Lamezia Terme, per il “settore sociale”, definito dall’Accademia dei Bronzi nella motivazione critica “Autentico prete di frontiera che ha saputo quotidianamente coniugare fede cristiana e impegno civile”; a padre Giuseppe Sinopoli per il volume “Rintocchi di sole” attraverso il quale il poeta-cappuccino “sempre pronto a mostrarsi frate, sacerdote, intellettuale e soprattutto amico degli ultimi, lancia calzanti messaggi di fede e di amore” e all’artista Antonella Oriolo per l’opera “Alda Merini”, “quadro – scrive Maria Concetta Giorgi nella motivazione critica – che si può definire un’opera che “parla” in attesa: l’attesa di coloro che desiderano ascoltare e scommettere sempre su due mondi che sono apertura mentale stupefacente, pittura e poesia”.

    Successivamente sono stati consegnati i premi ai cinque vincitori. Il primo premio, quest’anno, è andato a Franco Migliaccio per l’opera “Poesia” con la quale il poeta “tradendo una profonda tensione lirica ed una cifra spirituale penetrante, individua nella poesia il sorriso dell’anima che misteriosamente alimenta il suo pensiero, la sua azione, il suo sentire, conciliandolo con il mondo e con sé stesso”. Al secondo posto sono stati classificati ex-aequo i poeti Michele Barbera con “L’altra metà” attraverso la quale l’autore “con efficaci ossimori di realtà addita follie ed inquietudini frantumate e immolate su un’ara d’incanto, mentre noncuranti e imprecisi fantasmigli regalano impossibili frequenze di felicità”; Mariella Bernio con “Sui fili le rondini”, lirica di grande attualità con la quale “la poetessa vetrifica nei suoi versi una vile aggressione ad una donna-corpo, oltraggiata e sconciata dalla «bestia» impudica del ferino”; Anna Maria Gargiulo con “Equinozio d’autunno”, periodo “vissuto dalla poetessa come un vento che soffia sulle vele delle sue emozioni e la sospinge verso il suo autentico Sé”; Irene Losito con “Ogni incertezza è battito d’ali” componimento attraverso il quale “la poetessa individua nella notte il terreno fertile per far crescere i suoi sogni”.

    Targhe d’Onore sono state poi consegnate ai poeti Sergio Camellini per la lirica “La fontana dei due fiumi”, Sebastiano Ciancio per “O solare paese natio”, Silvia Giampà per la lirica “Mille rose”, Elisa Giovene di Girasole per “Magico swing”, Malara Mariateresa per “Due stagioni”, Giuseppe Minniti per la lirica “Dramma di un perché”, Giuseppe Stillo per “Non ho avuto il coraggio”, Caterina Tagliani per la lirica “Legno amaro di noce” e Sonia Vivona per “Sotto la veranda vicino al mare”.

    Il concorso è stato realizzato con l’adesione della Camera di Commercio di Catanzaro, del M° orafo Michele Affidato, dell’azienda agricola “Olio Zungrone”, della ditta “Stegi” di Tommaso Caruso e dell’Industria “Guglielmo caffè”.

    (In foto da sinistra Ursini, Cosco, Scalise, Montuoro, Rechichi)

    Più informazioni su