Fiorita: ‘Non possono rimanere inascoltate le parole del Vescovo’

La città di Catanzaro deve ritrovare la sua anima, come afferma l’arcivescovo

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    Dichiarazione del consigliere comunale Nicola Fiorita:

    “Non possono rimanere inascoltate dalla nostra classe dirigente, imprenditoriale e politica le parole che l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace Vincenzo Bertolone ha consegnato in un’intervista apparsa la scorsa domenica 4 agosto su Il Quotidiano del Sud, a firma di Luigi Mariano Guzzo. La città di Catanzaro deve ritrovare la sua anima, come afferma l’arcivescovo. Ed è importante che la prospettiva richiamata sia quella della giustizia sociale, che impone di partire «dal basso, dai poveri, dai semplici, dai senza lavoro, da chi non ha voce, dagli immigrati». Per l’appunto, dagli immigrati… Mons. Bertolone registra il dilagare di una «ansia di sicurezza» e di «paure», a Catanzaro come in tutto il Paese, così da risultare quanto mai importante il suo invito a costruire l’«amicizia civica», la fraternità e il dialogo. Riteniamo d’altronde che sia davvero questo il ruolo alto e nobile della politica, a cui una diffusa cultura del malaffare, della cattiva gestione della cosa pubblica e, soprattutto di questi tempi, dell’odio e del razzismo ci hanno ormai disabituato. E’ bella l’immagine che a proposito offre Mons. Bertolone: «nel mezzo della tempesta non è buttando in acqua i compagni di viaggio che ci si salva, ma remando tutti nella stessa direzione». Certo, è un invito alla responsabilità che coinvolge tutti i cittadini, ma che investe primariamente la classe dirigente, che deve essere «lungimirante» nel guardare alla nuove sfide del presente e del futuro del Capoluogo di regione. Di quale Capoluogo di regione parliamo? Forse di quello che potrebbe essere e che per “pigrizia”, come sostiene l’arcivescovo, non è. Pigrizia di chi?, viene da domandarci. Lasciamo la risposta a chi ci legge. Ma di certo l’appello che lancia ai giovani deve essere accolto, quello di mettersi «al servizio di un’etica fondata su coraggio, senso del dovere, onestà», senza piegarsi ai ricatti e alle intimidazioni. E’ proprio ai giovani sembra dettare l’agenda alla politica, l’arcivescovo Bertolone quando descrive la Catanzaro che sogna: «Immagino una città non solo capace, ma desiderosa di portare avanti quei progetti – afferma-, che la facciano diventare un’area metropolitana. Una Catanzaro che faccia tesoro delle proprie eccellenze, ad esempio quelle in ambito sanitario, che tanto brillano specie in un contesto in cui non si contano, ovunque, gli episodi di malasanità. Una città che tragga orgoglio e linfa dal suo ateneo». Non è forse il caso di impegnarci per rendere tutto ciò realtà? Per fare di Catanzaro davvero un’area metropolitana? Più che un sogno di un vescovo, dovrebbe essere invece il sogno di tutti.

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