Calcio, Catanzaro parte col piede giusto. Due a uno al Teramo

In rete Nicastro e Kanoute nel primo tempo, goffa autorete nella ripresa. Di Gennaro para un rigore  SEGUI QUI STUDIO GIALLOROSSO

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    CATANZARO-TERAMO 2-1 

    Marcatore: 17’pt Nicastro 24′ Kanoute, 5’st sutorete di Celiento

    CATANZARO (3-4-3) : Di Gennaro; Celiento, Riggio, Martinelli; Statella, Maita, De Risio, Casoli (43’st Figliomeni); Kanoute (24’st Mangni), Nicastro (30’stGiannone), Di Livio (30’st Calì). A disposizione: Mittica, Favalli, Signorini, Novello, Adamonis All. Auteri.    

    TERAMO (4-3-1-2) : Tomei; Cancellotti, Cristini, Piacentini, Di Matteo; Santoro, Arrigoni (16’st Viero), Ilari (7′ Tentardini); Mungo; Cianci (7’st Magnaghi), Martignago (34’pt Bombagi). A disposizione: Lewandowski, Bregasi, Persia, Cappa, Berligea All. Tedino

    Arbitro:  Pahuku di Albano Laziale (Assistenti Yoshikawa e Rinaldi)

    Note: Pomeriggio caldo. Spettatori 7262 di cui 2163 abbonati. Ammoniti Di Livio, Ilari, Arrigoni Recupero 3′ 4′ 

    Inizia alla grande il campionato del Catanzaro con una vittoria di prestigio contro l’organizzato Teramo di Tedino davanti ad oltre settemila spettatori sugli spalti (7262 il dato ufficiale). Primo tempo brillante con le reti di Nicastro e Kanoute su rigore, secondo dall’inizio thrilling – penalty fallito dagli ospiti e autorete di Celiento – e dal finale romantico – con l’abbraccio tra squadra e Curva sotto la Ovest. Buona la prima, insomma, e con i primi tre punti nel carniere.

    CRONACA – Confermate le previsioni della vigilia in casa giallorossa: Casoli vince il ballottaggio con Favalli sulla sinistra mentre davanti Auteri sfodera il tridente con Di Livio, Nicastro e Kanoute. Anche Tedino vara l’usato sicuro facendo partire dalla panchina il nuovo arrivato Bombagi e schierando l’ex Martignago davanti con Cianci. Primo tempo – Inizio godibile da entrambe le parti con i due collettivi che confermano in pieno i grossi valori della carta. Primo botto targato Catanzaro con un gran destro di Celiento dalla distanza deviato al sesto in corner da Tomei; un minuto dopo è Mungo a sfruttare un errore in disimpegno di De Risio e qualche rimpallo favorevole per scaldare i guantoni a Di Gennaro. Catanzaro autoritario nello sciorinare la manovra, al sedicesimo già davanti con la rete di Nicastro: stacco imperioso di Celiento in area, la palla deviata sbatte sul palo e torna nell’area piccola ma la zampata del numero ventotto è mortifera e il vantaggio si concretizza a caldo. Teramo che lavora bene nei movimenti – troppo azzardata però la scelta del centrocampo a tre – ma che al ventiduesimo paga un’ingenuità dell’ex Ilari che stende in area Riggio: rigore netto, sul dischetto va Kanoute ed è due a zero. Il terzo centro per le aquile potrebbe arrivare poco dopo ma Kanoute, imbeccato da Casoli in contropiede, si divora il gol di chiusura gara facendosi deviare la palombella dal portiere abruzzese. Cambio di uomini e di modulo per i biancorosi di Tedino con il rimpolpamento della mediana, l’avanzata di Mungo e l’avvicendamento offensivo tra Martignago e Bombagi; i giallorossi però controllano e tamponano a dovere chiudendo la prima frazione tra gli applausi e sul due a zero.

    Secondo tempo – Al rientro sono gli ospiti a partire meglio e a guadagnarsi un penalty per l’atterramento di Di Matteo da parte di Celiento: a tirare è Bombagi, a guadagnare la copertina però è Di Gennaro che si distende, para ed infiamma la Curva. Sfortunato però il difensore campano numero sei che qualche minuto dopo, su cross dalla destra, leva letteralmente la palla dalle mani del portiere infilandola involontariamente nella propria porta per il due a uno. Dentro Magnagni e Tentardini per Tedino – fuori Cianci e Ilari – e gara che cambia ritmo. Al diciassettesimo De Risio ci prova di potenza dal limite trovando la deviazione quasi di tacco di Nicastro che si infrange sul palo, poi però è il Teramo ad uscire meglio – complice anche un calo delle aquile – sulle spalle del suo fisico numero nove. Auteri vara i cambi per ridare energia e piglio davanti: Kanoute, Nicastro e Di Livio, lasciano il posto a Mangni, Giannone e Calì e lo smalto sembra ritrovarsi nel finale consentendo una migliore gestione. E al triplice fischio è esplosione d’entusiasmo al “Ceravolo”.

    Gianfranco Giovene

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