Agenti aggrediti in carcere con una sedia, Uilpa: ‘Gravissimo’

Il sindacato di polizia pone l'accento sulle gravi carenze di organico in seno alla polizia penitenziaria 

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     “Avverto il bisogno di formulare ai colleghi feriti, i miei sentimenti di solidarietà e vicinanza a seguito dell’ episodio di violenza registratosi in data odierna in conseguenza del quale quattro agenti di polizia penitenziaria hanno dovuto ricorrere alle cure sanitarie di cui uno con prognosi di 20 giorni – ass. c. S.P.- “ Così esordisce il Segretario Regionale della Uilpa Polizia Penitenziaria Salvatore Paradiso. ‘Oggi, infatti, un detenuto ubicato presso il reparto psichiatrico a cui era stato notificato un provvedimento giudiziario ha aggredito proditoriamente con una sedia gli agenti addetti alla sorveglianza e successivamente gli altri agenti accorsi. Tale aggressione fa seguito ad altre dello stesso tenore. Ad alimentare le difficoltà sono anche le gravi carenze organiche nei ruoli della polizia penitenziaria.

    “A fronte di un organico previsto di circa 470 agenti – sottolinea Paradiso– ad oggi ne contiamo, ma solo sulla carta, circa 360 , mentre la popolazione detenuta si aggira intorno a 700. Non si può più tollerare che il personale si sobbarchi quotidianamente carichi di lavoro eccessivi e sia esposto al rischio di violenze quotidiane.” E’ una situazione non più sostenibile per il Personale di Polizia Penitenziaria.

    Oramai le carceri oltre ad essere sovraffollate sono diventati contenitori di soggetti particolarmente pericolosi. Devono essere garantite maggiori condizioni di sicurezza per il personale penitenziario. che, voglio ricordare, non ha mai mancato, anche a costo di gravi rischi per la propria incolumità come in questo episodio, di garantire tempestivi, competenti e risolutivi interventi a tutela della vita delle persone detenute’.

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