Scuola via Forni: l’aiuto delle mamme per concludere i lavori

Impegnate nel trasloco e nella pulizia dei banchi per riprendere seppure con una settimana di ritardo l'inizio dell'anno scolastico

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    di Gianluigi Mardente

    “Non è momento di parlare di ritardi nella consegna dei lavori. Non è tempo e non è sede opportuna, ora l’importante è concludere la riqualificazione dell’istituto e partire con il nuovo anno scolastico. Avremo una scuola ultra moderna e, proprio perchè sono arrivata da poco, posso parlare di quello che accadrà da oggi in poi. Il passato non mi interessa, sono felice per le condizioni del plesso e molto ottimista per la riapertura”. Sono le parole del dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Casalinuovo, in cui rientra il plesso di via Forni, la professoressa Maria Riccio. Lo slittamento della riapertura di una settimana, confermata da una nota di Palazzo de Nobili nel pomeriggio, non accende la polemica da parte del dirigente che ribadisce più volte che non “interessa parlare dei ritardi”.

    Mentre operai imbiancano l’esterno dell’edificio e ditte addette a pulizie e traslochi lavorano incessantemente anche nelle ore più calde, questa mattina la sorpresa arriva dal mondo dei genitori e la preside ne racconta la storia. “Piuttosto – sottolinea la professoressa Riccio – parlerei di diverse mamme che questa mattina ho visto all’interno della scuola per pulire i banchi e gli arredi in modo da aiutare gli operai e garantire la riapertura nei nuovi tempi stabiliti. A queste mamme, ma anche qualche padre che ha aiutato nel trasloco, vanno i miei ringraziamenti e complimenti perchè stanno dando un esempio di civiltà e amore per i propri figli. Si sono organizzati grazie all’impegno del rappresentante d’istituto Citriniti e sono venuti a lavorare con spirito di volontariato che apprezziamo notevolmente”.

    La scuola si presenta davvero molto carina e sicuramente sabato all’inaugurazione anche le aule e gli arredi saranno all’altezza della situazione. I 2 milioni di euro messi a disposizione dal Comune per la riqualificazione , messa in sicurezza e adeguamento alle norme sismiche sembrano ben spesi e si ha la sensazione che saremo di fronte ad una scuola 2.0, degna casa in cui gli scolari costruiranno il loro futuro. Bambini che forse meritano, finalmente, una struttura di questo livello dopo anni di sacrifici a causa di qualche problema logistico e strutturale. Il messaggio di queste mamme che puliscono i banchi è chiaro e gratifica un’intera città che, ancora una volta, può contare sulla civiltà e cooperazione dei suoi cittadini per essere migliore. Eh già, forse ha ragione la dirigente: non è tempo di polemica. Mettiamola così, non pensiamo ai ritardi e godiamoci un’aggregazione che oggi funziona e somiglia ad una storia da raccontare: scuola, istituzioni, genitori e bambini lavorano insieme per tornare a scuola. E la scuola, si sa, è la culla della cultura, la base su cui formare le altezze. Una settimana di ritardo e le mamme puliscono i banchi: non ci pensiamo. Per una volta prendiamo esempio da quelle mamme: pensiamo ai bambini.

    (immagine di repertorio)

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