Arte e città: Bike bar & Wine Il Cavatore, è la volta di Nuccio Loreti

Nell’ambito della rassegna “Arte al muro”, istituita presso il Bike bar & Wine il Cavatore, prosegue il ciclo delle esposizioni artistiche. Con lo scopo di rendere pubbliche con continuità e diretta accessibilità, opere di artisti calabresi, all’interno della piccola saletta del Bb&w iC è stata istituita un’area – o meglio un muro – dove esporre ciclicamente le opere di artisti calabresi. L’obiettivo è quello di avvicinare all’arte tutti, in particolare “costringendoli” a visitare opere in un luogo che normalmente è deputato al relax ed alla pausa.

L’idea nasce dallo studio di architettura InterurbaneArchitetture, che ha curato tutti gli aspetti progettuali del Bb&w iC. Gli architetti Nicola Fazio e Vittorio Valente, infatti, credono che sia necessario avvicinare il pubblico più vasto all’arte, con lo scopo di sensibilizzare alla ricerca del “bello”, intendendo quest’ultimo come un “luogo” interiore di ricerca affannosa.

Quale luogo comune e quotidiano, il bar risponde bene a quelli che sono gli obbiettivi dei due architetti. In particolare, il Bb&w iC si offre spontaneamente all’arte, avendo oramai, da oltre un ventennio, affidato il proprio nome ad una delle opere di maggior rilievo ed importanza della città: il Cavatore di Giuseppe Rito. Si conclude dunque, giovedì 3 ottobre, il primo ciclo di esposizioni “arte al muro”, con una serata in onore del primo espositore: l’artista Nuccio Loreti.

Una serata a chiacchierare dell’artista con il professore Giuseppe Giglio, storico e critico d’arte noto e riconosciuto a livello nazionale, ma catanzarese doc. Si discuterà principalmente dell’opera esposta al Bb&w iC, “u Ciaciu”, ma anche di tutti i successi artistici di Loreti, che in particolare, in quest’ultimo periodo, stanno abbellendo il territorio catanzarese.