Amc, Celia: Inconcepibili problemi per gli utenti e per i lavoratori

Il consigliere di FareperCatanzaro: 'Continuano a registrarsi ritardi enormi nelle corse e trattamenti iniqui verso i dipendenti part time' 

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    “No. Non ci siamo. La vicenda Amc sta raggiungendo livelli paradossali, che non si ripercuotono più sui soli dipendenti quanto anche sui cittadini. Sembra infatti che, come peraltro da più parti riferitomi, sabato scorso qualcuno abbia dovuto attendere ben tre ore per l’arrivo della Circolare Nord. Una roba scandalosa, se confermata. Ma il vero problema, in sostanza, è che per garantire il servizio all’utenza si continua a mettere una pezza qua e là con buona pace di quanti pagano il biglietto o addirittura l’abbonamento”.

    A dirlo è stato il consigliere comunale Fabio Celia, già intervenuto sulla questione, il quale subito dopo ha rincarato la dose: “La cosa inconcepibile è che tutto questo potrebbe non verificarsi se ai lavoratori part time, in attesa del fatidico contratto a tempo pieno, fosse concesso lo straordinario. E invece no. Niente, perché ‘sono in castigo’ e devono fare i loro 5 giorni. E basta. Una sorta di capriccio di un management aziendale che di contro mena vanto del bilancio in utile e di accordi proficui”.

    Lo stesso Celia, però, non è tenero con i sindacati, a cui riserva un pizzico di salace ironia: “Un plauso sarebbe tuttavia opportuno rivolgerlo pure ai rappresentanti di categoria coinvolti nella specifica vertenza, che si attaccano schierandosi a seconda dei casi contro o a favore dell’azienda salvo poi, com’è finora sempre accaduto, fare pace al tavolo di trattativa.

    Senza contare la solita gara a prendersi i meriti principali di un eventuale e sospirato obiettivo raggiunto. Dal canto mio però – prosegue il consigliere – riporto la la voce della maggior parte dei lavoratori part time, i quali sono stufi di leggere articoli su calcoli, accordi, giochini e perdite di tempo. Parlo di gente che invece chiede a gran voce all’azienda di ammettere il flop delle 36 ore e alle sigle sindacali di fare ciò per cui percepiscono mensilmente la quota: spingere per una soluzione positiva. Un traguardo che questi ragazzi meritano, così anche e soprattutto da offrire finalmente a Catanzaro un servizio degno di un capoluogo di regione”.

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