Dori Ghezzi, visita a sorpresa al Museo del Rock di Catanzaro

 In città per presentare queata mattina all'Umg un libro dedicato al marito Fabrizio De Andrè

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Visita a sorpresa al Museo del Rock di un’ospite d’eccezione. Dori Ghezzi, a Catanzaro per la presentazione del libro “Lui, io, noi” dedicati al compianto compagno di vita Fabrizio De André, ha voluto scoprire anche un luogo suggestivo e originale come il Museo del rock, la cui sala italiana ospita anche alcuni cimeli legati al cantautore genovese. Ad accogliere la Ghezzi una nutrita schiera di appassionati, in primis i curatori Piergiorgio Caruso e Antonio Ludovico e curiosi accorsi grazie ad un veloce passaparola. “Questo é un posto che consacra il rock – le parole dell’ex cantante – per noi tutti che veniamo da quella generazione”. Ad accompagnarla Francesca Serafini, coautrice del libro presentato alla Ubik e poi all’Università Magna Graecia.

“Mancavo da Catanzaro da tanti anni, – ha continuato – quando cantavo capitavo spesso da queste parti” . Una terra, la Calabria, legata all’ultimo concerto che un sofferente De André tenne a Roccella Ionica. “Era una persona estremamente generosa. È importante parlare di lui – ha commentato la Ghezzi – per i più giovani, per me, per tutti perché il confronto tra generazioni é sempre prezioso”. Un incontro propiziato dalla conoscenza del dottore odontoiatra Stefano Figliuzzi, divenuto nel tempo un amico di famiglia e grazie al quale il ricordo di De André si é concretizzato in un momento solenne con l’intitolazione di una scuola a Nardodipace nel vibonese. “Iniziativa che, in deroga a quanto previsto dalla legge – ha detto Figliuzzi – é stata autorizzata dal ministero a meno di dieci anni dalla morte del cantautore, questo la dice tutta su cosa possa rappresentare la figura di De André”

D.I.

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