Famao visita ragazza al Pugliese. Il ringraziamento di una insegnante

La lettera aperta: 'Ho conosciuto la disperazione. E ho la presunzione di riconoscere i cuori speciali' 

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    Si riporta la lettera firmata di una mamma, la signora A., nella quale viene ringraziato il cantante neomelodico, Angelo Famao, per il bel gesto di solidarietà e vicinanza nei confronti di un ragazzo, un suo fan, ricoverato al “Pugliese-Ciaccio”.

    Ho conosciuto il dolore e la disperazione. Quella più brutta. Quella di un figlio. Quella a cui ti vorresti sostituire ma non puoi. Ho conosciuto anche i miracoli. Quelli che avvengono per la Fede, senza la quale non si riuscirebbe ad andare avanti. Quelli che avvengono per la medicina che, quotidianamente, dona speranza. Quelli più belli: quelli che avvengono grazie al cuore.

    Quel cuore che ti spinge a regalare sorrisi, attimi di felicità, la marcia in più che ti serve per provare a superare la montagna che sembra invincibile. Io ho vissuto tutto questo e anche di più. Credo in tutto questo. E ho la presunzione di riconoscere questi cuori speciali. L’altro giorno ne ho incontrato uno. Non era la prima volta.

    L’ho incontrato sia per situazioni simili, ha sempre infuso adrenalina a mia figlia quando la medicina ha alzato le spalle e lei non ingranava la marcia, sia per altro. Questo cuore puro avrebbe potuto ignorare il contatto di una folle. Avrebbe, come fanno i suoi coetanei, potuto stare comodamente sul divano, organizzarsi il fine settimana, chattare con i suoi amici, con i suoi fans e pensare ai fatti propri (e di impegni ne ha veramente tanti), oppure stare con la sua famiglia che in quel momento aveva bisogno della sua presenza.

    Invece, sempre per la folle di cui sopra, in una caldissima mattina di un fine settimana di ottobre, sale in macchina, annulla i suoi impegni, affronta viaggio di 5 ore (e altre 5 per il rientro) si sveste dei panni di personaggio, a sue spese, senza alcun secondo fine, regala la marcia in più ad uno dei miei “bambini”.

    Lo fa in modo naturale, sforzandosi di farlo al meglio, di non farsi tradire dall’emozione, di caricarsi il più possibile per far bypassare la sua carica. Non ha badato a nulla, solo a regalare la “marcia in più”. Con lui ho anche parlato. Abbiamo pianto insieme e abbiamo sperato con Fede.

    Ho scoperto un ragazzo serio, pieno di amore, quello puro e ricco di valori, che ognuno di noi vorrebbe per figlio, per genero, per il migliore amico dei propri figli. Credo nei miracoli. Anche in quelli terreni. La mia riconoscenza e la mia gratitudine saranno infiniti. La mia è anche la riconoscenza di tutti coloro che hanno reso possibile questo splendido regalo e che credono nella forza dell’amore puro e dei sorrisi. (Non sgriderò mai più mia figlia che ha sostituito l’ossigeno con le canzoni di Angelo Famao). Grazie dal profondo del mio cuore. Grazie Angelo Famao”.

    Lettera firmata

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