Auto bruciata Mungo, non ancora chiara successione di alcuni eventi

Si torna in aula il 5 dicembre

Più informazioni su


    di Giulia Zampina

    Le misure cautelari disposte a carico dei presunti autori (Antonio Critelli, 55 anni, Salvatore Critelli, 31 anni e Vittorio Nicoletta 38 anni) dell’incendio che a dicembre 2017 distrusse l’auto del già dimissionario assessore del Comune di Catanzaro Giampaolo Mungo, riaprono uno dei capitoli più complicati di una delle amministrazioni Abramo.  (LEGGI)

    Per i tre indagati, difesi da Antonio Lomonaco, era stato chiesto l’arresto. Richiesta rigettata per ben due volte perché, c’è scritto nell’ordinanza I fatti si riferiscono ad un periodo che va dalla fine del 2017 al mese di settembre 2018”. (LEGGI)

    Vi è quindi, secondo i giudici la mancanza di fatti più recenti che possano confermare l’attualità delle condotte moleste perpetrate con la medesima intensità e frequenza.

    Mungo, difeso da Giuseppe Pitaro e Vittorio Ranieri, nelle sue denunce aveva parlato di problemi connaturati al fatto che il Comune avesse disposto lo sgombero delle bancarelle dei tre ambulanti oggi indagati, nei pressi dei presidi ospedalieri Pugliese  e Ciaccio di Catanzaro.

    Cosa però abbia legato Mungo agli atti amministrativi che hanno determinato poi l’emissione dei provvedimenti amministrativi a carico dei tre ambulanti, per vendita non autorizzata su suolo pubblico, non viene chiarito neanche negli atti firmati dai giudici.

    Giampolo Mungo infatti era assessore con deleghe diverse da quelle alle attività produttive, nominato il 12 luglio 2017  si dimise  il 27 novembre del 2017, ovvero un mese dopo l’emissione dell’ordinanza di sgombero a carico degli indagati .

    Sempre dalla lettura di quanto scritto dai giudici, non risultano, in quel lasso di tempo, fatti intercorsi tra i tre venditori ambulanti e lo stesso Mungo che denuncia ovvimente il gravissimo atto intimidatorio a dicembre 2017, quando già le sue dimissioni erano storicizzate e l’ordinanza di sgombero, datata ottobre 2017, era stata eseguita dagli organi competenti.

    Le parti si ritroveranno ora in aula il prossimo 5 dicembre.

    Più informazioni su