Catanzaro Calcio verso il Rende: Celiento-Di Livio nuovo forfait?

La squadra lavora a porte chiuse. Rende banco di prova importante per la prima settimana di Grassadonia

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    La gara di Bari come specchio del momento e cartina di tornasole delle criticità tecniche e delle fragilità psicologiche della squadra; il lavoro come ricetta per tirarsi fuori dalle sabbie mobili, riacquistare fiducia in se stessi e rilanciarsi in classifica. Dovrà agire in profondità, la cura Grassadonia, per risollevare le sorti del Catanzaro e mettere il punto alla più nera crisi di risultati che ha investito i giallorossi dall’inizio dell’era Noto ad oggi. In profondità e alla svelta perché la distanza dai quartieri alti comincia ora a farsi importante e l’emorragia di entusiasmo pare star già cominciando a contagiare la piazza. L’ultima trasferta del “San Nicola” ha ben evidenziato i principali nodi del momento: la scarsa vena realizzativa, il troppo timido killer instinct – per dirla in parole povere: la sostanziale sterilità davanti che proprio stona con la mole di gioco prodotta – sono il vero limite del collettivo insieme ad un livello a volte troppo basso di cattiveria agonistica.

    «Lavorare e lavorare tanto» è la via tracciata da Grassadonia subito dopo il kappao contro i galletti e a Giovino, in questi primi giorni di contatto tra nuovo tecnico e squadra, l’attenzione è sembrata alta. Conoscersi meglio è ovviamente il primo e naturale passo da fare per migliorare poi in movimenti e sincronismi davanti; lo stesso dicasi per le sviste e i cali dietro che hanno spesso pregiudicato il risultato – a Bari, per esempio, quel secondo gol che ha fatto un po’ arrabbiare, «con una palla così, buttata in area» e non letta nella maniera migliore dei centrali. Rende in questo senso sarà un banco di prova importante per testare il livello di comprensione dopo la prima settimana di studio. E a tal proposito si va verso il nuovo forfait di Celiento e Di Livio, già ai box nel turno precedente; sicuri assenti anche De Risio ed Urso fermi da settimane e a quanto pare per nulla vicini al rientro.

    Gianfranco Giovene

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