Calcio, Catanzaro: non ci siamo proprio. Col Rende solo un pari

Botta e risposta Morselli-Kanoute nel primo tempo poi poco altro. E alla fine anche fischi IN SERATA STUDIO GIALLOROSSO

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    CATANZARO-RENDE 1-1

    Marcatori: 27′ Morselli 29’Kanoute

    CATANZARO (3-4-3) : Di Gennaro; Martinelli, Figliomeni, Quaranta; Statella (41’st Nicastro), Maita, Tascone (10’st Risolo) , Favalli (24’st Nicoletti); Kanoute, Giannone, Fischnaller (10’st Mangni). A disposizione: Adamonis. Calì, Riggio, Signorini, Elizalde, Casoli, Pinna All. Grassadonia

    RENDE (4-3-3) : Savelloni; Vitofrancesco, Germinio, Bruno, Blaze, Ndiaye (13’st Collocolo), Murati, Scimia (32’st Cipolla); Vivacqua, Morselli (7’st Loviso), Giannotti. A disposizione: Palermo. Borsellini, Ampollini, Libertazzi, Godano, Rossini, Nossa. Soomets,  All. Tricarico

    Arbitro: Garofalo di Torre del Greco  (Assistenti Lalomia-Madinia)

    Note: Serata tiepida. Ammoniti: Figliomeni, Collocolo, Nicoletti, Savelloni, Tascone, Cipolla. Recupero 0′ 5′

    di Gianfranco Giovene

    Tanti fischi e un solo punto: nemmeno contro il modesto Rende di Tricarico, residente fisso dei bassi fondi della classifica, il Catanzaro è riuscito a trovare vittoria e sorriso. Uno a uno il risultato finale al “Ceravolo” per un pareggio ottenuto addirittura in rimonta con la rete di Kanoute dopo il sorpasso rendese ad opera di Morsello. A fine gara contestazione per squadra, società e diesse.

    CRONACA – La bocciatura di Nicastro dal primo minuto apre formalmente le porte all’esordio di Giannone dall’inizio: confermato Tascone al centro mentre davanti Fischnaller si presenta “mascherato” per via di una frattura al setto nasale rimediata in rifinitura. Biancorossi coperti: Ndiaye vince il ballottaggio con Collocolo in mediana, Morselli invece è la sorpresa davanti. Sugli spalti Primo tempo – Avvio di gara che conferma tutti i limiti di questa fase per i giallorossi, sempre padroni nel possesso come a Bari ma totalmente inconsistenti davanti; il modesto Rende da par suo prova a sorprendere con Vivacqua in contropiede ma sono prima Martinelli al secondo, poi Quaranta al settimo a metterci una toppa. Fatta eccezione per una girata troppo morbida di Fischnaller su cross di Statella, insomma, poco o niente di rilevante ed apprezzabile. Così poco che il Rende ci riprova in ripartenza e questa volta sfonda: Vivacqua si fa respingere il primo tentativo da Di Gennaro, poi Morsello lancia la stoccata che si infila e gela il “Ceravolo”. Fortuna che sul capovolgimento di fronte, con non poca fortuna, i padroni di casa riescono ad agguantare l’immediato pareggio: Kanoute va di potenza trovando la deviazione di Murati, ne viene fuori una traiettoria sporca che beffa Savelloni proprio sotto la traversa. C’è tempo per un altro colpo di testa – telefonato – del franco senegalese su corner, poi tra i mugugni si va tutti negli spogliatoi.

    Secondo tempo – Una botta di Tascone da fuori apre la seconda frazione – para Savelloni – poi a conquistare la scena sono gli aggiustamenti tattici di Tricarico e Grassadonia: fuori Morsello e Ndiaye per Loviso e Collocolo da una parte, Tascone e Fischnaller per Risolo e Mangni dall’altra. Giallorossi che non riescono proprio a trovare il bandolo della matassa, farraginosi nel giro palla, senza idee ed impalpabili in fase offensiva; biancorossi che al ventiduesimo si affacciano con Loviso sulla destra: il cross è pericoloso ma libera Martinelli. Favalli per Nicoletti è la mossa di Grassadonia verso la mezzora per rivitalizzare la catena di mancina, il primo tentativo di una cerca consistenza per le aquile arriva però dalla fascia opposta con Maita che da fuori impegna Savelloni in presa bassa. A nove dalla fine Grassadonia ordina il tutto per tutto: Kanoute innesta il turbo sulla fascia ma il suo tiro a giro finisce largo, poi è Nicastro a fare il suo ingresso in campo al posto di Statella. Nervosismo in chiusura con gli ospiti intenti a speculare fino in fondo sul cronometro e i padroni di casa troppo accesi nella reazione e nelle proteste: Figliomeni si becca un giallo per uno scontro con Vivacqua, qui di fatto finisce la gara e sono ancora una volta fischi per le aquile al “Ceravolo”.

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