Viabilità, giovedì seduta Commissione Mobilità e Traffico

Lo rende noto il consigliere comunale e presidente della commissione, Antonio Mirarchi

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    “Giovedì prossimo ho programmato un’importante seduta a cui spero partecipino fra gli altri il sindaco Sergio Abramo, il vicecomandante della polizia locale Amedeo Cardamone, e i vertici di Amc quali l’amministratore unico Giorgio Margiotta e il dg Marco Correggia, per discutere una serie di argomenti inerenti alla viabilità cittadina. Questioni che ritengo fondamentali, dovendosi aumentare al più presto la sicurezza dei cittadini in alcuni punti di Catanzaro nei quali oltretutto la circolazione stradale non appare fluida. Ma ci sono anche altre situazioni da esaminare con estrema attenzione”. Ha esordito con questa ‘comunicazione di servizio’ – diffusa attraverso un comunicato stampa – il presidente della commissione Urbanistica, Patrimonio, Polizia Urbana, Mobilità e Traffico e consigliere comunale di Catanzaro da Vivere Antonio Mirarchi, che ha subito dopo spiegato più approfonditamente: “Dai numerosi sopralluoghi effettuati sul posto, peraltro in seguito alle segnalazioni delle persone interessate, abbiamo riscontrato alcune incongruenze e criticità nel nuovo sistema viario del capoluogo, che pure si sta dimostrando una scelta azzeccata. Il riferimento è al senso di marcia di Via Italia, che a nostro avviso dovrebbe essere invertito rispetto a quello attuale; all’eliminazione delle strisce blu su ambo i lati nella parte iniziale di Via Carlo V – in cui attualmente fra auto parcheggiate e mezzi che transitano c’è pochissimo spazio per i pedoni – in modo da consentire il doppio senso di marcia, a partire dalla bretella di collegamento con il Viadotto Morandi da cui bisognerebbe arrivare direttamente al Cavatore, e al ripristino della possibilità di salire verso discesa Gradoni dalla parte terminale di Via Carlo V stessa così da concedere a una serie di residenti di quelle zone di rientrare a casa senza fare un lungo giro. Provvedimenti – ha proseguito il presidente Mirarchi – che sono a mio avviso urgenti, considerato che i passanti vanno salvaguardati oltre, e prima, di ogni altra priorità. E lo dico consapevole del fatto che questo, come premesso, coinciderà con la soppressione di diverse strisce blu su ambo i lati nella parte iniziale di Via Carlo V”. Ma il consigliere comunale Mirarchi, nella sua nota, ha anche toccato altre due importanti tematiche riguardanti la cartellonistica e la pubblicità che campeggia sulle pensiline e i tabelloni dell’Amc e più in generale sul servizio offerto dalla medesima Azienda all’utenza. “Forse in pochi sanno – ha spiegato il presidente – che quei manifesti da tutti noi visti sulle tettoie o i plexiglass delle fermate dei bus fruttano un introito affatto trascurabile all’Amc. Risorse che potrebbero essere impiegate per il bene dell’Azienda e non solo. Una Partecipata che necessita di molti fondi per garantire un servizio in linea con le legittime aspettative dei viaggiatori può come ovvio trarre linfa vitale da un mezzo di finanziamento interno e molto diffuso. Ecco perché, secondo me, se ne deve discutere a fondo. Ma c’è un ultimo aspetto, in qualche modo connesso a quanto finora detto, su cui dovremo soffermarci in Commissione fra qualche giorno”. E proprio su tale profilo, Mirarchi si focalizza sulla parte conclusiva delle dichiarazioni inviate agli organi di informazione: “Sempre dal confronto quotidiano con la gente comune, penso di poter affermare che l’Amc dovrebbe offrire un sistema di corse più soddisfacente e al più presto. Si tratta, ad esempio, di programmare in breve tempo possibile delle corse per gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti tra l’Istituto ex Einaudi ed ex Educandato (oggetto della seduta odierna della 1^ Commissione), poiché l’Accademia deve essere considerata una risorsa per la città di Catanzaro. Altresì, l’Amc deve programmare delle nuove corse per una maggiore ricucitura tra quartieri posti in diverse ubicazioni nel tessuto cittadino. E non parlo solo di Barone, realtà che conosco e vivo da vicino, ma pure di aree assai distanti dalla periferia Sud quali Mater Domini, Pontegrande, Siano, Janò e così via. Zone che necessitano di essere collegate al centro storico in modo da renderle sempre più facilmente raggiungibili’.   

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